VALSUGANA VOLLEY: Sorato, Pirazzo, Cenzato, Bonin, Pasinato , Lombardi, Monetti, Barison, Pinato, Scoizzato , Zilio (L). Allenatore Baldon.
ASTRA VOLLEY: Fois, Mancini, Putinato, Ballo, Crepaldi, Maghenzani, Tonello, Milan, Crosara (L), Bompan (L). Allenatore Boscolo.
La Tenso Don Minzoni ospita la semifinale Primavera del campionato Under 19, in gara secca tra Mosaiko e DeltaAdria. Ottima prova dei padroni di casa. Vincono in scioltezza il primo set, facendosi recuperare qualche punto nel finale. Nel secondo set un pelo di nervosismo e il buon momento dell'Adria rende la sfida equilibrata per due terzi di parziale, con importante strappo finale dei rossoblù. Terzo set gestito in maniera progressiva, sempre con autorità.
Coach Baldon manda in campo Monetti regista, Barison opposto, Sorato e Pasinato in banda, Pirazzo e Pinato al centro, libero Zilio. Coach Boscolo opta per Puntinato alzatore, Ballo martello, Maghenzani e Fois schiacciatori, Crepaldi e Milan centrali, Crosara libero.
Il battesimo di fuoco è un tap-in di Pasinato, devastante un minuto dopo Pinato. Ace di Barison, l'Adria parte contratta e paga in termini di sbavature, permettendo ai rossoblù di racimolare un discreto gap già dopo pochi punti sul muro di Pinato (6-2). Scambio spettacolare, con altro muro di Pinato, più in generale gli ospiti faticano parecchio in attacco (10-03). Applausi scroscianti quando Sorato spinge sulle dita del muro, per ripetersi lungolinea in P1 ricettiva (13-05). C'è gloria realizzativa anche per Zilio, sempre fenomenale in difesa e protagonista di un salvataggio d'istinto convertitosi in punto diretto (14-06). Il Mosaiko sa giocare anche d'astuzia, Monetti pilota con sicurezza la squadra e la consueta difesa, unite alle sortite dei laterali ed al lavoro a muro di Pirazzo, danno progressiva tranquillità (20-10). Un paio di distrazioni e la battuta di Ballo infondono coraggio all'Adria (20-14). Punge dai nove metri anche Milan, comunque il Valsugana gestisce rilassato fino al diagonale di Barison (25-18).
Si riparte con Tonello per Crepaldi, già subentrato verso il tramonto del primo parziale. È un avvio spezzatino perché le squadre sbagliano troppe battute o viceversa trovano l'ace: Sorato comincia il set cresimando il ricettore in battuta, ripaga con la stessa moneta Puntinato, stesso esito per Barison. Bomba di Ballo e fucilata di Pinato, fanno una piccola differenza un muro dello stesso Pinato e la gran palla di Sorato (8-5). Ballo e Milan vicini danno grattacapi alla difesa rossoblù, Tonello si fa trovare pronto a muro per il pari (10-10). Serrato testa a testa, lo sviluppo del gioco inevitabilmente esclude un po' i centri: Sorato e Pasinato sono implacabili, non da meno Ballo che pesca anche un imperioso muro (14-16). Pirazzo restituisce il muro (17-17) e sporca quanto basta per permettere il contrattacco di Sorato, prima che Monetti si metta in proprio con uno squisito tocco di seconda. Pasinato serve potente, Zilio dirime il traffico in seconda linea: l'Adria sbaglia misure, invece Sorato punisce più di una volta in prima linea (24-17). A Sorato spetta anche l'onore di concludere il parziale (25-18).
Pasinato è fonte di tre attacchi vincenti e free-ball, Pinato è garanzia di muro, Zilio è sinonimo di solidità difensiva. Pure Sorato mette le braccia a muro (7-3), strappando consensi in tribuna quando lavora la palla cortissima in modo sublime col polso (9-6). L'Adria si aggrappa a Ballo e Maghenzani, al centro Pirazzo e Milan si rispondono a tono. Free-ball conquistata da Pirazzo, Pasinato non si fa pregare, intanto Pinato regna a muro (13-08). Barison curiosamente è quasi un libero aggiunto in questo set (l'Adria attacca spesso verso il lato destro del campo rossoblù), nel frattempo Pasinato picchia il Mikasa in continuazione (16-09). Rientra Crepaldi. Pinato si sfoga con rabbia (19-11). Barison si mette al palleggio e indirizza con complicità a Monetti per un mancino imprendibile. Poi si torna all'origine e viene completato lo scambio di favori, con Barison doppiamente profittevole (23-14). L'Adria offre qualche spunto interessante, ma nulla può sulla più che energica stoccata di Pasinato. Una battuta lunga degli ospiti certifica l'approdo in finale Primavera (25-16).