15/10/2022
VENPA VALSUGANA: Barbieri, Zannini, Vaccari, Rizzi (L), Tiozzo, Salmaso, Andriano (L), Martinello, Seveglievich, Malavasi, Pettenuzzo, Tonello, Maniero, Rossignoli; all. De Nigris, vice Parpaiola.
MINERS TN: Toselli, Braito, Bandera, Roncari, Simoni, Miah, Weiss, Pietroni, Frizzera, Ferrari (L), Raffaelli (L), Comper, Lunelli, Nardelli; all. Taborda.
Alla buona cornice di pubblico resta l'amaro in bocca: il Valsugana approccia in modo incerto, ma a metà gara sembra avviato alla vittoria con gioco autoritario. Terzo e quarto set non danno mai la sensazione che i rossoblù di casa possano festeggiare tre punti, più equilibrato il tie-break che vede infine Miners TN completare la rimonta.
L'evento per gli sponsor che precede la gara, con veloce presentazione della squadra e la presenza di istituzioni FIPAV e Comunali, con il Presidente Bastianello cicerone, porta una buona folla a riempire Tensostruttura ed attigua palestra Don Minzoni, per l'occasione colorate e addobbate di rossoblù.
Volendo usare una metafora artistica, descritta la cornice, il quadro dipinto vede festeggiare il combattivo Miners TN. Una tela che dopo i primi tratti incerti da parte rossoblù, sembrava procedere spedita in modo autorevole. La crisi dell'artista è arrivata in corso d'opera: terzo e quarto parziale non hanno mai dato sensazione di poter essere in pugno Valsugana, sempre costretta a rincorrere con alcune incertezze e fragilità a compromettere il recupero dell'opera. Più combattuto il tie-break, ma la firma sul quadro è targata Miners, squadra umile (nel senso buono) e particolarmente combattiva che ha saputo riorganizzarsi, giocare in modo vario e convinto, oltre che convincente per larga parte di gara, approfittando inizialmente del calo rossoblù, per diventare protagonista anche grazie alla pazienza nelle giocate e complessivamente a maggior costanza nella seconda parte di partita.
Coach De Nigris opta per Tonello in regia, Pettenuzzo martello, Barbieri e Martinello al centro, Rossignoli banda vicina a fare coppia con Seveglievich, libero Rizzi.
Coach Taborda risponde con Pietroni al palleggio, Braito in diagonale, Frizzera e Weiss di mano, Simoni e Bandera centrali, libero Raffaelli (ampio spazio anche per il collega Ferrari durante la gara).
Primo set da brivido iniziale (0-3), gap che la formazione trentina riesce a tenere durante le prime schermaglie di gioco (4-8). Un bel poker di punti, grazie all'apporto del muro (primo set 5 vs 1) e di un paio di spettacolari difese, aumenta i giri del motore Venpa ed a metà set viene messa la freccia (16-13).
Coach Taborda ordina il cambio di diagonale per tenere tre attaccanti in prima linea: dentro Nardelli e Toselli (21-18). L'occasione trentina per avvicinarsi è la lunga azione che vede difese ad oltranza ed è chiusa infine da un mani-out di Rossignoli (23-20). C'è solo il tempo per chiudere il doppio cambio ospite dopo un attacco out (24-20), prima che un cambio-palla per parte ponga fine alla contesa del primo parziale (25-21).
Stessi uomini nel secondo set, tuttavia il Valsugana cambia rotazione per trovare accoppiamenti diversi: inizia una sfida a scacchi anche tra le panchine. La tattica utilizzata premia il Venpa, soprattutto nelle traiettorie difensive correlate al muro (4 pt diretti e tanti palloni recuperati).
Sulla scia dell'inerzia tecnica e mentale di fine primo set, il Valsugana vola (13-06). In verità lo spirito combattivo degli ospiti è già palpabile in scambi prolungati, ma nel Miners non incidono battuta ed attacco nel secondo parziale. Nardelli rileva Weiss, nel finale dentro anche Toselli per Pietroni (22-12). Un imperioso muro fa screpolare la pelle ai supporters di casa e mette il punto esclamativo al set (25-15).
Nel terzo parziale è coach Taborda, accorgendosi della disposizione Venpa, ad operare un'importante rotazione dei suoi atleti, invertendo inoltre i centri e dando precise e chiare indicazioni sulle traiettorie da tenere. Quello ospite è un canovaccio che funziona, mettendo a nudo alcune sbavature locali e soprattutto valorizzando la pazienza e le potenzialità trentine (6-9).
Fase di gioco molto intensa e dai ritmi alti, in cui le due squadre non si risparmiano e sbagliano poco, prediligendo talvolta scaltrezza a potenza (13-16). Miglior momento Venpa sul servizio di Seveglievich e con Martinello rapace nel far la guardia a muro: Rizzi para tutto ed i laterali sono pronti a mettere fiato sul collo trentino (16-17). Time-out e idee schiarite per Miners (17-20). Entra Maniero. Il Valsugana rimane aggrappato agli avversari, manca però il guizzo per riacciuffarli (22-25).
Morale alle stelle tra gli ospiti, affiora minor sicurezza tra i rossoblù che purtroppo sbagliano molto nel quarto set (11). Coach De Nigris attinge ampiamente dalla panchina in cerca di una scossa, con gli ingressi di Maniero (07-10), Vaccari e Salmaso (13-18).
I padroni di casa faticano a mettere giù palla: nonostante qualche affascinante prodezza balistica dei Valsuboys, sono i ragazzi del Miners a tenere sempre le redini ed affacciarsi al tie-break (19-25).
Il Venpa disputa il parziale decisivo con Tiozzo al centro, unica novità di una squadra che per il resto torna con i titolari di giornata. In avvio, primissimi punti favorevoli agli ospiti (1-3). Comunque è un buon Valsugana, decisamente ritrovato e battagliero: Rossignoli firma il pari su azione confezionata da grandi difese dei suoi compagni (4-4), mentre al mini-break ospite (5-7) rispondono due bordate di Seveglievich, intermezzate dal fendente in battuta di Tonello (8-7 al cambio campo).
Punto a punto, i due allenatori tentano di pescare il jolly: da un lato entrano Maniero (9-9, cambio poi chiuso sul 12-13) e Salmaso per Pettenuzzo (in battuta sul 12-13), dall'altro Nardelli (in battuta sul finale). Spartiacque un servizio ficcante di Braito che procura una free-ball giocata a velocità spaziale da Pietroni per il punto di Simoni (11-13). Un errore per parte consegna due chance di vittoria alla squadra trentina (12-14). Ancora Simoni suggella la vittoria di un Miners cinico e spietato nelle occasioni che si presentano (13-15).
Seconda sconfitta consecutiva al tie-break, forse più complicata da digerire per com'è maturata, tra le mura amiche (doppio vantaggio in particolare), ma nulla di irreparabile se considerata come parte di un processo di crescita appena iniziato. Tra le gocce che compongono la parte del bicchiere mezzo pieno va inoltre considerato il mero lato pratico della classifica che è stata comunque sempre mossa. Ora testa alla prossima gara, partendo da cosa ha funzionato, per poter migliorarsi nel resto e scaricare il giusto furore agonistico.