Portogruaro: Bertacche (L), Bolzan ne, Bomben 18, Bottosso 13, Busatto ne, Calderan 4, Gabana ne, Grazzi 17, Lorenzon 0, Milan 9, Pilot ne, Trevisiol 5, Vinante ne; allenatore Renosto.
Valsugana: Barbiero ne, Favaron ne, Italiano 5, Mangiarotti ne (L), Maniero 9, Martinello 14, Pagliarin ne, Perazzolo ne, Perodi ne, Rizzi (L), Rossignoli 16, Salmaso 7, Schiro 13, Zanini ne; allenatore Scaggiante, vice Parpaiola.
Il Portogruaro porta molto bene al Venpa Cib Unigas.
La trasferta regala tre punti d'oro, nonostante una squadra con disponibili praticamente solo Under 19 in panchina.
La doppia sfida porta in dote cinque punti tra andata e ritorno, frutto di due vittorie, sei set vinti e tre persi.
Dal recupero interno contro il Portomotori (9 marzo), in meno di venti giorni il Venpa Cib Unigas ha una messo insieme 11 punti e 4 vittorie consecutive (da rapportare ai 21 totali con 7 successi), passando da meno cinque rispetto alla soglia salvezza ad avere ora un piccolo margine di vantaggio di tre punti.
Proprio la partita interna infrasettimanale ha rappresentato uno dei punti di svolta in campo, sicuramente in consapevolezza dei propri mezzi ed acquisizione di fiducia e responsabilità. In un momento preciso: il finale del terzo set, in cui sotto 0-2 e con notevole svantaggio, il Valsugana ha saputo reagire prima rimontando, poi annullando più match-ball che l'avrebbero spedita nel baratro, infine vincendo set e partita.
Scelte praticamente quasi obbligate per coach Scaggiante che dà fiducia ad Italiano-Schiro, Martinello-Salmaso, Rossignoli-Maniero e libero Rizzi. Tra assenti, infortunati e presenti acciaccati, solo un paio le alternative ai sei titolari, più un nutrito manipolo di Under 19.
Schieramento diverso dalla gara di andata anche per coach Renosto: Calderan palleggio, Milan opposto, Bomben e Grazzi schiacciatori, Bottosso e Trevisiol centrali, Bertacche libero.
Il primo parziale è ben controllato dai padroni di casa fin dalle prime battute (9-5). Portogruaro riceve bene e non ha grandi difficoltà nel cambio-palla, guadagnandosi anche qualche contrattacco in più dei rivali (21-15).
La fase finale fa intravedere la partita che sarà dal secondo set in poi: il Valsugana si rialza e cresce in difesa (21-18), mentre i veneziani sbagliano maggiormente (8 vs 4 Venpa Cib). Cruccio padovano in questo parziale è l'attacco (36% vs 56% locale) ed il primo set è del Portomotori (25-21).
Tutt'altro spartito all'accensione dei motori nel secondo parziale (04-11). Il Valsugana non spreca quasi nulla (3 errori), difende molto e converte tanto in punti, salendo notevolmente di efficacia in prima linea (61%).
Il Portomotori non riesce a ritrovarsi, soffrendo l'iniziativa ospite e risultando generalmente più impreciso (ricezione positiva 48% vs media gara 62%, attacco sceso al 44%, ben 11 errori). Italiano può smistare tanto da mandare in doppia cifra tre giocatori in ruoli diversi (con inusuale top scorer di squadra un centrale, nel caso specifico Martinello). Con queste premesse il pari diventa una formalità (15-25).
Terzo set per certi versi strano perché praticamente condotto dall'inizio alla fine dal Venpa Cib Unigas, ma vinto solamente ai vantaggi. I padovani si involano (05-10) forti di un buon lavoro in difesa ed a muro (10 a fine gara). Gap e controllo sono tenuti a lungo senza patemi (11-16), con gli ospiti agevolati dai tanti errori in battuta avversari (16 vs 9 a fine gara, a fronte di 1 vs 2 ace).
Tuttavia i primi scricchiolii si iniziano a vedere con tre errori consecutivi (14-16). Il turno al servizio di Rossignoli regala importanti opportunità di incrementare (15-20). Secondo squillo del Portomotori che incamera tre azioni combattute, guadagnando tris e tanto morale (18-20). Salgono in cattedra i centrali: Salmaso mura, Portogruaro restituisce il muro con gli interessi in primo tempo di Bomben, emulato da Martinello. Un'azione concitata, seguita da una parallela di Bomben non tenuta in difesa firmano l'incredibile parità (22-22).
I padovani non si disuniscono e trovano cambio-palla e difese utili perché il Portomotori spreca tirando out: due palle set per il Valsugana. Annullate entrambe, al terzo tentativo grossa incomprensione sul campo veneziano: un'ingenuità che costa il set a favore rossoblù (24-26).
Il Portogruaro non paga tuttavia dazio moralmente, anzi cerca riscatto, non trovando nel Valsugana un semplice sparring-partner sacrificale. Si prosegue in sostanziale equilibrio, con un piccolo break per parte che non muta la situazione (18-18).
La squadra veneziana è agevolata da un'ottima ricezione (81% vs 68%), ma altrettanto frenata da poca efficienza in attacco (32% vs 44%), mentre entrambe valorizzano molto la correlazione tra difesa e muro (quarto set 3 vs 4, intera partita 9 vs 10) e commettono grosso modo gli stessi errori (33 VE vs 21 PD a fine partita, con distribuzione 19-07 nei primi due set e 14-14 nella seconda metà di match).
Rush finale con fiammata Valsugana (20-22), subito spenta (22-22). Il Valsugana regge l'onda d'urto emotiva alla grande ed all'ultimo respiro pesca il tap-in vincente di Italiano su palla vagante (23-25).