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VENPACIB VALSUG.PADOVA vs A.S.D. C.U.S. TRIESTE

23/10/2021

 VENPA CIB UNIGAS
 CUS TRIESTE
 3-1 
(21-25 25-15 25-21 25-18)

Valsugana: Bellomo 1, Barbieri ne, Cardia 13, Italiano ne, Mangiarotti ne (L), Maniero 11, Martinello 8, Pagliarin ne, Perodi 0, Rizzi (L), Rossignoli ne, Salmaso 7, Schiro 25, Zanini ne; allenatore Scaggiante, vice Parpaiola.
CUS Trieste: Allesh 11, Berti 2, Blasi 4, D'Orlando 7, Dose (L), Gerdol (L), Gambardella 0, Gnani 1, Improta 10, Michielon 5, Princi 0, Sartore ne, Vattovaz 10, Vecellio 1; allenatore Cuturic, vice Messina.

Prima gara casalinga per il Venpa Cib Unigas e prima vittoria, con uun bottino complessivo che sale a 4 punti. Valsugana ancora allergico al primo set, in cui approccia meglio rispetto a Pradamano, ma comunque con il freno tirato, soprattutto per un tratto a metà parziale e nei punti decisivi conclusivi. Nel resto della partita è pressoché un monologo locale, col Venpa Cib bravo a dominare alcuni frangenti, controllando la situazione negli altri.


Coach Scaggiante risparmia Rossignoli e conferma Salmaso, di fatto riproponendo il sestetto che ha terminato la gara di Pradamano, con libero Rizzi: diagonale Bellomo-Schiro, Martinello e Salmaso al centro, Cardia e Maniero in banda.
Il CUS risponde con Blasi palleggio, Improta opposto, schiacciatori D'Orlando ed Allesh, centrali Michielon e Vattovaz, liberi Dose e Gerdol. 

Il primo parziale vede spesso il CUS avanti di una o due lunghezze, tuttavia nessuna squadra prevale in modo netto sull'altra, anche grazie a una discreta ricezione su entrambi i campi che favorisce il cambio-palla. Il CUS accumula un piccolo margine a metà parziale (12-15), prontamente recuperato in poche rotazioni (19-19).
Lo sprint finale è quasi tutto di marca ospite. A conti fatti i triestini mettono a terra più muri (3 vs 1) e sbagliano meno (6 vs 9), mentre l'unico ace è rossoblu: la somma algebrica è +4 a favore del CUS e rispecchia il risultato del set, chiuso proprio con un muro perentorio (21-25).

L'unico cambio nel Venpa Cib Unigas è lo spirito con cui affronta il secondo parziale e più in generale il resto della partita, mettendo costantemente in apprensione gli ospiti e traendone vantaggio tecnico immediato (15-07). Cresce la qualità del servizio locale (6 ace totali vs 4, ma spesso ficcanti e tattici), costringendo Trieste ad un gioco offensivo più scontato e privato dei centri. Questi ultimi si sono resi autori di 16 pt in due durante tutto l'incontro, ossia quasi un terzo dei punti conquistati autonomamente dal CUS: facile comprendere l'importanza di limitarne l'utilizzo (attacco del CUS intorno al 40% dal secondo set, nel primo 54%). 
ll Valsugana macina tante difese convinte e si fa trovare ben pronto a muro sia a fare punti diretti (4 nel set, 9 vs 5 in tutta la partita), sia a sporcare le traiettorie avversarie (25-15).

Il terzo set è sulla falsariga del precedente: il Venpa Cib Unigas trova convinzione e buon equilibrio nei meccanismi di gioco, soprattutto difensivi, svariando in attacco (laterali tutti in doppia cifra, con Schiro nuovamente top-scorer, due centrali prolifici e attenti a muro) e limitando parzialmente gli errori (in media 7 ogni set, totale 29).
Tre punti in più ogni terzo di set (8-5, tramutato in 16-10) dimostrano la costanza dell'azione di forza e controllo del Venpa Cib. Sembra in ghiaccio (21-15). Sussulto di Trieste che un po' ci crede, bravo il Venpa Cib a fare tesoro della lezione di Pradamano e non permetterlo (25-21).

Il quarto parziale è combattuto fino alla decina, con i padroni di casa che pagano ancora evidenti alti e bassi in ricezione (54% positivo complessivo, con picchi di set 68% e 31%; perfetta 37% con forbice 27% e 15%). Gira bene tutto il resto, testa compresa. Sono le tante difese, anche poco scontate e volute da singoli e squadra, nei punti guadagnati (la maggioranza) e anche in quelli persi (desiderio di lottare), che fanno capire l'atteggiamento giusto (18-12).
Il Valsugana contrattacca meglio (50% vs 41%) e trova un buon apporto anche nel cambio-palla immediato con ricezione negativa (48% vs 21%), fattore fondamentale nello sminuire limita il potenziale proprio punto debole ricettivo. Ad eccezione di un piccolo sbandamento (19-16), il Venpa Cib Unigas approfitta a mani basse della P1 avversaria (tra l'altro coincidente spesso su propria rotazione migliore), mentre Trieste si perde collezionando falli ed errori, fino al muro di Cardia che timbra la vittoria (25-18).

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