Quarti di finale playoff in gara secca, si sfidano Eagles Vergati (seconda nel proprio girone) e Mosaiko Valsugana (terza nel suo). 

La squadra di casa, guidata dall'allenatore-giocatore Francesco Mario, scende inizialmente in campo con Fioratti al palleggio, l'esperto ex Valsugana Ometto (in panchina l'altro ex Simone Sardena) e capitan Milani in banda, Libera e Nizzi al centro, Francescon opposto, liberi Milanese e Fabbris.  
Il Mosaiko di coach De Nigris parte con Bertani in regia, Tolin martello, Di Bella e Bastianello di mano, Cristin e capitan Pagliarin al centro, liberi Ruocco e Baldin.

Si parte subito con un'azione molto lunga (1-0), ma le squadre in realtà faticano a rodare e incappano in diversi errori, complice la grande afa. Come diesel, il gioco inizia ad aumentare di livello, il Vergati punge a muro, il Valsugana è più solido in difesa, mentre battuta ed attacco vanno a corrente alternata per entrambi i sestetti. Per tutto il primo spezzone di partita il cambio-palla prevale quasi sempre sulla fase break e le squadre vanno a braccetto punto a punto (14-14).
Il primo gap è creato dall'Eagles, costruito grazie a due attacchi dell'ex Ometto ed al servizio di Fioratti che mette in difficoltà la ricezione ospite (18-14). La parte finale ricalca l'inizio: tanti sbagli di entrambe le squadre, soprattutto in attacco, fanno da contraltare a un paio di scambi davvero superlativi da gustare. Il Valsugana resta vivo, ma non acciuffa più i rivali, infatti se di fatto torna l'equilibrio, questo è un fattore che favorisce chi conduce. Coach De Nigris cambia qualcosa, con gli ingressi di De Nardin per Bastianello (20-17) e Sardena Nicola (cugino del Simone dell'Eagles) al servizio per Cristin (22-19). La battuta ospite in questa serata non gira al meglio, impedendo di ribaltare la situazione o quantomeno levando un'arma importante al Mosaiko, mentre il muro avversario pizzica ancora. Il Vergati riesce a controllare e fa suo il primo parziale (25-21). 

Nel secondo set, il Valsugana reinscerisce i titolari di giornata, mentre l'Eagles si presenta con Gambalonga per Libera.  Bel set all'insegna del grande equilibrio, con palleggiatori ispirati che spesso lasciano gli attaccanti muro a uno. Proprio il muro di entrambi i sestetti si lascia spesso sorpendere in mani-fuori. Break e contro-break (10-07/10-10). L'Eagles attacca potente, bella sfida tra prima linea di casa e seconda linea ospite. Quattro sostituzioni, due per parte, per provare a spostare l'ago della bilancia: Zotta rileva Pagliarin (15-15), De Nardin per Di Bella (18-17), Parisi e Mario per Gambalonga e Nizzi (18-18). Il testa a testa si protrae a lungo, fin alle soglie del rettilineo finale (19-19). 
Con la ventina il parziale non è più all'altezza della prima parte ed è costellato da continui errori su entrambi i lati, forse per la foga di arrivare al traguardo. Fa qualcosina meglio l'Eagles che sfrutta l'esperienza ed ha in mano due palle set, momento in cui tornano in campo Pagliarin da un lato e Gambalonga dall'altro (24-22). Al secondo tentativo per l'Eagles, un'azione molto confusa porta infine alla parallela di Ometto (25-23). 

Il Vergati riparte da chi ha terminato il set precedente, qualche rimescolamento nel Valsugana: oltre ai liberi, Bertani-Tolin, De Nardin - Bastianello, Zotta-Pagliarin. Il Valsugana lotta nei primi punti, anche se continua a sbagliare troppo vanificando tanto lavoro difensivo, senza ancora trovare inoltre continuità in battuta (9-6). Nicola Sardena entra per Bertani. (11-08).
L'Eagles presto prende le misure ed interpreta bene il set, più reattivo nei contrasti, determinato e concentrato. Il Valsugana stranamente non funziona molto nei suoi fondamentali preferiti e non mette troppa pressione in battuta. Il Vergati è aggressivo in attacco, affonda con molti primi tempi e vince i contrasti a rete, accelerando senza mai frenare o guardarsi dietro (19-09). Rimane il tempo per una curiosità: escludendo due errori avversari (gli ultimi due punti a referto per il Mosaiko), contando quindi un'azione effettivamente guadagnata per meriti propri, è un bolide di Tolin a mettere la firma sull'ultimo punto sia della Serie D, sia dell'intera stagione agonistica societaria. Infatti un errore al servizio chiude il sipario sulla partita (25-15), sui playoff della Serie D e più in generale sulla (tormentata) stagione indoor 2020/21 targata Valsugana Volley.

Piccola chiosa sul campionato della Serie D. L'ultima gara (e in particolare l'epilogo dell'ultimo set) nulla tolgono al percorso di questi due mesi agonistici, con un secondo posto sfiorato nel girone e una terza piazza conquistata, talvolta con qualche assenza, che ha permesso l'approdo ai playoff e lo avrebbe permesso probabilmente anche con una formula di campionato pre-covid. A questo va aggiunto l'impegno profuso da staff ed atleti, soprattutto nei lunghi mesi in cui non si è giocato.

Coach De Nigris:
"Primo set giocato abbastanza bene, anche parte del secondo, però abbiamo pagato alcune ingenuità che hanno fatto la differenza. Loro avevano un paio di giocatori più esperti che in quei momenti lì hanno fatto le cose giuste. Nel terzo set abbiamo mollato la presa e sono caduti palloni emblematici in questo senso.
È stata una stagione anomala, l'impegno c'è stato, siamo arrivati un po' in debito d'ossigeno per le condizioni climatiche. A livello di prestazioni siamo stati altalenanti: cose buone e altre meno buone, specchio di non aver avuto probabilmente continuità nelle gare per poi avere tante partite ravvicinate. Abbiamo alternato momenti di gioco buono ad altri meno buoni, direi come sulle montagne russe. Mi sento di ringraziare i ragazzi e la società, quest'ultima ci ha permesso di continuare ad allenarci e fare esperienza dopo un periodo stressante a livello nervoso: si percepiva la necessità di tornare a competere ad alle abitudini."