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VENPACIB VALSUG.PADOVA vs NIAGARA 4 TORRI FE

24/02/2021

Video della gara (facebook)
Video intervista all'opposto Zotta (YouTube, presente anche nei social)
 
VALSUGANA VOLLEY: Varotto ne, Barbieri 4, Martinello 7, Salmaso 12,  Zanon 18, Friso (K) ne, Marini 8, Zotta 9, De Nardin ne, Loro (L), Mangiarotti (L) ne, Nicoletti 4, Italiano 2, Bettio ne; allenatore Scaggiante, assistente Parpaiola.
NIAGARA 4 TORRI FE: Soriani ne, Ruffo 0, Morelli 14, Bristol 15, Zambelli 3, Grassi 15, Busato ne, Martello (L) ne,  Bertoli (L), Schincaglia 0, Smanio (K) 9, Poltronieri 0, Bosi ne, Ceban 5, Fregnani ne; allenatore Zambelli, assistente Tosi.

Il VenpaCib bagna la prima apparizione casalinga nel suo rinnovato impianto di gioco con una sconfitta: il Niagara fa suoi i tre punti espugnando la tensostruttura, senza mettere in scena una prova autoritaria forse, tuttavia certamente migliore dei padroni di casa, al termine di una partita poco esaltante.

Le scelte rossoblu premiano in avvio Italiano-Zotta, Barbieri-Martinello, Zanon-Marini, libero Loro, sempre ai box i lungodegenti Friso e Mangiarotti. 
Ospiti gestiti dalle mani di Zambelli, opposto Bristot, Grassi e Morelli bande, Cebanbe Smanio centri, libero Bertoli.

L'entusiasmo dell'esordio nel nuovo tempio di casa viene subito smorzato da un perentorio poker estense: battesimo tremendo con muro sul primo tempo e successivo ace ospite, più due azioni giocate a favore del Niagara (0-4). L'inizio shock non scoraggia il Valsugana che trova subito il pari (4-4) e poco dopo il sorpasso (8-6): tante ingenuità di Ferrara che gestisce male diverse situazioni, a differenza di un sestetto locale più pulito sulle palle sporche.
Il 4 Torri riesce a giocare più veloce e viaggia a maggiori altezze in attacco e muro (11-13). Il cruccio di entrambe le squadre è l'attacco (37%), con una grande differenza a favore del Niagara: il Valsugana fatica all'estremo a mettere giù palla su ricezione negativa (un dato su tutti è il 5% a fine gara di prime azioni convertite a punto su rice meno), per il Niagara viceversa la ricezione sembra quasi ininfluente sulla performance (50% sia su ricezione positiva, sia su ricezione negativa, sempre riferita al primo attacco). In sostanziale parità di altri fattori, il 4 Torri costruisce così le proprie fortune (18-24). 
Sembra tutto facile, invece Zanon forza al servizio, mentre Ferrara vacilla ed appare troppo svagata: il Valsugana non ha nulla da perdere e la pressione diventa pian piano un macigno per il 4 Torri che rischia moltissimo. Un black-out che mette quasi in discussione il set, finché ci mette una pezza in extremis Morelli (23-25).

Diverso il secondo parziale: 4 Torri più nervosa, questo si riflette sulla quantità infinita di errori (10). Il Valsugana prende meglio le traiettorie difensive e si fa sentire a muro (4 vs 0 nel secondo set), trovandosi a condurre (11-07). Tanto tira e molla (11-10; 16-10; 18-16). Gara senza ritmo e molti svarioni nella fase centrale, su entrambi i lati.
Ferrara non va sui pallonetti, mentre tiene bene sulle palle forti: bravo il VenpaCib ad adattarsi con sapienza e precisione, punendo i difensori ospiti. Ruffo e Schincaglia rappresentano il cambio di diagonale per Zambelli-Bristot imposto da coach Zambelli (16-10), nelle fila rossoblu dentro Salmaso per Barbieri. I padroni di casa fanno felicemente prevalere un miglior contrattacco (43% vs 34% a fine gara). C'è anche il classico "però", ovvero la solita incostanza tecnica e mentale del Valsugana che a volte fa e disfa tutto da solo: peccato (20-19). È perfetta la fase finale rossoblu, con sprazzi di pallavolo top e un bel Valsugana, tosto e cinico al punto giusto, praticamente letale (25-19).

Nel terzo parziale torna il sestetto iniziale nel Niagara, rimane dentro Salmaso nel Valsugana. Parziale gradevole, vivace, molto intenso negli scambi e punto a punto fino alla decina, quando arriva lo strappo ospite (10-14).
Entra Nicoletti per Marini. La battuta è l'arma di entrambe in questo frangente, regalando varie freeball, con i padroni di casa che si avvicinano a una sola lunghezza (13-14). Questo prima di lasciar scappare il Niagara che prende tutto in difesa e fa la voce grossa dai nove metri (4  ace) ed a muro (2 pt), sul lungo turno in battuta di Morelli contro la P2 di casa (14-23). Il VenpaCib regala tanto (12 errori, 33 a fine match): Ferrara di nuovo avanti (16-25).

Rientra Marini. Il Valsugana si compatta ed il set ha un canovaccio che oscilla a lungo tra la parità e il piccolo vantaggio ospite di due o massimo tre lunghezze (08-11; 15-18), praticamente sempre ricucite (13-13; 21-21). 
Entrambe le contendenti crescono notevolmente in efficacia d'attacco, soprattutto gli estensi (44%, con media 39% Valsugana; 56% con media 42% Niagara). Bene i locali in battuta e muro (6 punti, equamente distribuiti tra ace e muri). Ottimi gli atleti ospiti nel gestire gli errori (solamente 3 nel terzo e quarto set, 7 nel primo, più disastroso il secondo con 10, totale 23). Ferrara dà idea di giocare con più sicurezza e in fiducia le riescono meglio alcuni dettagli che fanno la differenza in punteggio, morale e alla lunga forse anche lucidità nella visuale di gioco. Da canto suo, il Valsugana stringe i denti quando occorre e quando cresce nei fondamentali di prima linea si rifà sotto (21-21).
I rossoblu pagano nel finale qualcosina in seconda linea rispetto ad altre apparizioni. Il conto è salato: due matchball per il Niagara, decide il secondo con il primo tempo di Smanio (23-25)

Le diverse rotazioni hanno spesso creato missmatches che hanno favorito altrettanto spesso una sorta di elastico nel punteggio. La gara, a parte qualche sprazzo, non è stata per nulla spettacolare, risentendo forse della disputa infrasettimanale. Tatticamente interpretata e preparata in modo positivo da entrambe (basti pensare all'uso di pallonetti in certe rotazioni o alle traiettorie ben curate), tecnicamente e mentalmente incostante, sempre per entrambe.
La mancanza di ritmo curiosamente non ha favorito la squadra con la migliore fase break. I motivi principali risiedono nella miglior gestione di Ferrara, più lucida e soprattutto meno fallosa (nei tre set vinti solo 13 errori vs 25 VenpaCib), unita alla difficoltà locale di conversione in punto delle ricezioni negative (fondamentale tra l'altro mediamente positivo col 60% e picchi del 70%). Questo lascia l'amaro in bocca perché se il risultato non è bugiardo, giocando come si è dimostrato in altre occasioni sarebbe potuto tranquillamente diventare positivo, invece di commentare una sconfitta. Di sicuro magari si è accumulata esperienza nell'imparare a saper gestire alcune situazioni in futuro.
 
 

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