NIAGARA 4 TORRI FE: Soriani ne, Ruffo 1, Morelli 8, Bristol 26, Zambelli 3, Grassi 5, Busato 9, Martello (L), Schincaglia 0, Smanio (K) 9, Poltronieri ne, Bosi 0, Ceban 8, Fregnani (L) ne; allenatore Zambelli, assistente Tosi.
VALSUGANA VOLLEY: Varotto ne, Barbieri ne, Martinello 2, Salmaso 3, Zanon 18, Friso (K) 8, Marini 19, Zotta 17, De Nardi ne, Loro (L) ne, Mangiarotti (L), Nicoletti ne, Italiano 4, Bettio ne; allenatore Scaggiante, assistente Parpaiola.
Si torna a giocare, in uno splendido palazzetto in cui il Valsugana raccoglie un punto all'esordio. Agrodolce perché smuove subito la classifica su un campo difficile, ma dopo aver sfiorato i tre punti pieni, con due set di vantaggio ottenuti senza storia e una situazione in bilico sul finire del terzo parziale.
Il primo "starting-seven" mandato in campo da coach Scaggiante vede alcuni volti nuovi e altri di ritorno dopo esperienze esterne ai colori rossoblu: Italiano in regia (new entry), Zotta opposto con Friso e Salmaso al centro (rientri), Zanon e Marini in banda con Mangiarotti libero (conferme).
Ferrara risponde con le diagonali Zambelli-Bristot come palleggio-martello, Grassi-Morelli in banda, Ceban e Smanio centrali, libero Martello. L'allenatore Zambelli troverà poi una quadra più fruttifera con Busato per Grassi (subentrato a set in corso nei primi due parziali, prima di essere promosso titolare dal terzo).
Valsugana ben organizzata in partenza, mentre il Niagara impatta male e inizia con gioco un po' scontato (12-07 Valsugana). I locali crescono in difesa e fanno proprio un buon break accorciando sensibilmente (14-12 Valsugana).
Gli ospiti mettono sul parquet qualcosa in più con solidità difensiva e sfruttando molto il gioco ai lati, Ferrara invece è imprecisa negli appoggi ed appare tesa: con un paio di rotazioni è fuga (23-15 Valsugana). Gli ospiti controllano e sono attenti a muro, portando in cascina il primo set stagionale (25-19).
Secondo set senza storia a favore rossoblu: bene a muro (ben 4 e tante palle sporcate), il Niagara sbaglia l'impossibile (11 vs 4 errori gratuiti, più varie imprecisioni costate la riogiocata semplice). Il Valsugana scappa e doppia gli avversari (14-07 Valsugana, poi 18-09), Ferrara ha le polveri bagnate (27,5% di media in attacco nei primi due parziali vs 40,5% di media).
I locali hanno un sussulto tardivo solo negli ultimissimi punti, sprecando poi al servizio: il Valsugana mette così in ghiaccio agevolmente anche il secondo set (25-15).
Praticamente sempre punto a punto il terzo parziale, in cui il Niagara si scioglie (più precisione e difesa migliorata) e si sveglia (soprattutto in attacco, 47%). Piace un po' meno il Valsugana, un po' meno concentrato e purtroppo più inefficace in prima linea (31%).
Il solco è scavato con tre punti consecutivi proprio alla fine dai padroni di casa che sono più concreti, mentre il Valsugana incappa in un minuto di difficoltà che costa caro (25-22 locale).
Quarto set con tre punti di vantaggio presto presi dai rossoblu, ma pian piano sfumati. Il Niagara ormai è tornato in partita, crescendo nella prestazione e sfruttando bene la fase centrale. Il Valsugana piace meno chiamato al cambio-palla ed appare intimorito. Affidandosi a numerosi pallonetti con successo ed al muro (ben 4, a fine gara 11 ospiti vs 10 avversari), i locali costruiscono un piccolo tesoro e lo mettono in forziere (20-15).
Il Valsugana non si disunisce, ma un po' si perde sulle bordate avversarie: non si smarrisce del tutto e anzi la difesa torna a tenere su palla forte, però Ferrara è più sul pezzo nelle azioni lunghe e dimostra più coraggio in questo frangente delicato, prolungando la gara al tie-break (25-21 Ferrara).
Equilibrio al cambio campo, con il Valsugana avanti (8-7), in rimonta (2-5).
L'attacco ospite non incide più a campo invertito: a fine gara 38% entrambe le formazioni, con il Valsugana nettamente migliore nella prima metà di match e il Niagara più performante nel restante scorcio di partita; curiosamente percentuali uguali anche in ricezione positiva (67%).
Il Niagara è un fiume in piena (12-08), arriva ad avere quattro palle match (14-10), trema di fronte al Valsugana che ci prova fino alla fine ed insidia seriamente i padroni di casa, ma riesce infine ad esultare (15-13 Ferrara).
Metamorfosi del Valsugana che domina o quasi fino a metà gara, ma non è stato spietato nel terzo set, permettendo a Ferrara di uscire alla distanza. Un buon punto, si sono sicuramente visti più aspetti positivi, servono maggiore cinismo e costanza (anche mentale) per raggranellare più semina.