26/01/2020
Terzo turno regionale in Tenso G. Zorzi per l'Under 16, ospite il Calzedonia Verona. Coach Cazzaro inserisce inizialmente Fagiuoli in regia, Magagna martello, Paggetta e Gallenda di mano, Piran e sorze centrali, Peghin libero. Il Petas risponde con Fontanaborda, Girardi, Perin, Dal Bon, Signorini, Valbusa, liberi Derna e Mori.
Supremazia di Verona, squadra fisica, organizzata in difesa, con atleti duttili ed un attacco importante, anche se le fortune maggiori nel primo parziale sono costruite a muro ed in battuta (07-14). Ospiti gialloblu da rivedere in ricezione e da scoprire se sotto pressione possano avere la stessa tenuta, il Valsugana punge in battuta, con Gallenda a mettere a segno due ace consecutivi, imitato da Sorze. Non demerita quindi il Valsugana, combattivo in difesa, concentrato in campo, ficcante in battuta, anche se i veronesi talvolta riescono ad eludere il muro passando sopra con la prestanza degli attaccanti ed i rossoblu di casa alla lunga incappano in qualche errore di troppo. Chiude Fontanabona (17-25), passato da palleggiatore ad opposto con le varie sostituzioni (Scoizzato e Nante nel Valsugana, Rodriguez e Magrini nel Petas).
Si riparte con i sestetti titolari. L'IdeaElettronica ha un buon piglio in avvio di secondo set e combatte ad armi pari, in particolare si assistono ad autentiche battaglie in attacco tra l'opposto ospite e le bande di casa Paggetta e Gallenda, chiamate in causa dal preciso Fagiuoli anche con palla spinta o in pipe. Dentro Magrini nel Calzedonia (5-5). Il Valsugana pecca in battuta, sbagliando molto, tuttavia le bordate dai nove metri di Verona sono ben contenute in ricezione, con Peghin molto presente (10-10). Alla lunga i regali al servizio sono punti facili per Verona, mentre il Valsugana suda molto e paga quando in battuta si presenta il neo-entrato Magrini (11-15).
Ortolani e Rodriguez sono chiamati in campo dai rispettivi allenatori. Il Valsugana non demorde (14-16), sprecando su un paio di coperture mancate e calando di rendimento in prima linea (17-21). Fantastico scambio con recuperi e difese al limite dell'impossibile in entrambi i lati, punto al Valsugana con Magagna. Fa morale, inoltre giàda metà set i padroni di casa riescono ad impostare un gioco più vario con centri ed opposto che rispondono presente. I rossoblu locali si fanno pesantemente sotto sul muro di Sorze (21-22), il fiato sul collo spaventa il Calzedonia che diventa confusionario ed impreciso (24-23). Due grandi difese sono il preludio per l'attacco che timbra il parziale a favore del Valsugana con il diagonale di Gallenda (25-23).
Nel terzo set il Calzedonia, in cui trova posto da titolare Marchesini è la brutta copia di quanto ammirato ad inizio match, tanto che arriva presto il primo cambio con Magrini di nuovo dentro. Gira tutto parecchio bene nel sestetto locale, con Peghin strepitoso dietro ed i compagni tutti reattivi ed efficaci (11-05). Piccolo passaggio a vuoto (11-09), poi riprende inarrestabile la marcia con Fagiuli in sospensione a smistare con superbia (16-11).
Coach Bruno Bagnoli, non uno qualsiasi nel panorama europeo se non mondiale, chiede più attenzione e molta più grinta, cercando di alzare la fiducia dei suoi atleti nei loro mezzi, spiegando di rischiare di più negli appoggi a filo per giocare veloci e sfruttare la propria prestanza, evitando di regalare pallette che risultano essere freeball facilmente concretizzate dal Valsugana odierno. Poche istruzioni chiare ed un messaggio tra le righe: osare e crederci di più. E' la chiave di volta: il Calzedonia esegue, alza il ritmo, mette potenza in attacco e battuta, torna imponente a muro e conquistando fiducia cresce notevolmente in difesa. Viceversa l'IdeaElettronica subisce, prima di testa e poi tecnicamente, smarrendosi in un momento di black-out e lasciandosi un po' andare (17-23). L'IdeaElettronica si riprende e torna a macinare davvero buon gioco, mettendo quasi alle corde il Calzedonia, il quale riesce tuttavia a racimolare i due punticini che le servono (23-25).
Magrini rimane in campo. Bel Valsugana che reagisce (7-3), ma ha nella battuta il tallone d'achille visto che i tre punti ospiti sono propri errori dai nove metri. L'IdeaElettronica riesce a dare buona continuità (10-06), Verona rientra in corsa per qualche ingenuità avversaria e credendoci, riuscendo a stringere i denti per venire fuori nelle rotazioni migliori con i forti attaccanti laterali (12-11).
La sensazione è che il Valsugana in questa partita possa farcela, ma commette sbavature nei momenti principali: i dettagli fanno la differenza e gli errori di troppo spesso si pagano in partite punto a punto, per di più ad un livello regionale. D'altra parte quando Verona accellera appare imprendibile, ma ha una grande incostanza - caratteriale in primis - e le manca qualcosa rispetto alle migliori del campionato, basandosi principalmente su alcune individualità.
Entrano a metà parziale Ortolani tra i locali, mentre tra gli ospiti Fontanabona, Rodriguez, Bottegaro. Coach Cazzaro fornisce importanti indicazioni, rivelatesi molto utili. Quello che si nota è un calo fisico generalizzato dei vari contendenti (Valsugana poco abituato a questa intensità per lungo tempo, Calzedonia reduce dalla gara di Serie D la sera prima a cui si somma la trasferta mattutina), d'altronde i ritmi infuocati e la lunghezza del match lo giustificano (a metà quarto set si sono già toccate le due ore di gioco). Se non fosse per il rendimento ace-errori negativo in battuta e qualche ingenuità, il Valsugana avrebbe suo un set che scorre continuamente punto a punto (21-21). Invece due muri regalano tre palle match al Calzedonia. Al secondo tentativo Signorini trova il mani-out che pone fine ad una gara in cui il Valsugana ha stupito, raccolto meno di quanto ha raccolto e certamente avrebbe meritato (22-25).