25/01/2020
Intervista (link youtube); Bacchin.
Il girone di ritorno termina con la peante e rotonda vittoria esterna sull'Argentario, al termine di una gara in cui il Venpa Cib Unigas ha saputo soffrire ed essere fredda nel primo set, per poi imporre il proprio gioco.
Orfano di Bortolini per via del volleymercato, il Valsugana ha in Mangiarotti un uomo di esperienza e tecnica già da anni a servizio del Valsugana, compresa la cavalcata in Serie C che ha portato alla promozione nella passata stagione. Per il resto lo starting-six è quello consolidato da qualche giornata, con Magnabosco al palleggio, Bacchin opposto, Zanon e Marini in banda, Barison e Barbieri centrali. Argentario con Binioris a gestire la palla, Weiss in diagonale, Franceschini e Mazzola schiacciatori, Ferrarese e Petrich centrali, libero Raffaelli.
Partono veloce i padroni di casa (05-10), il Valsugana stringe i denti, grazie alla solidità di Zanon in seconda linea edalla verve di Marini in prima, per piazzare il contro-break sul servizio di Barison (13-13). Attacco padovano non in gran palla (45% vs 53%), ma muro in grande spolvero (4 vs 1), unito alla solita difesa granitica quando il Venpa Cib Unigas è concentrato. Non ci sono grossi scossoni, il parziale scorre piuttosto abbastanza punto a punto, tanto da dover ricorrere ai vantaggi: entrambe le squadra hanno l'opportunità di chiudere il set, quella decisiva è sfruttata dal Valsugana (28-26).
Nel secondo set il Venpa Cib Unigas cresce in ricezione e sensibilmente in attacco (56%), mentre l'Argentario appare più in difficoltà (46% attacco, 41% ricezione). Nonostante tutto i trentini riescono a rimanere agganciati, subendo meno muri (1 vs 2 fatti), soprattutto grazie al cambio-palla meno complicato rispetto ai padovani, almeno sul primo attacco a disposizione (nell'arco del match intero, Valsugana 69% su ricezione positiva e 21% su negativa; Argentario 67% su positiva e 38% su negativa).
A metà set vari cambi: tra gli ospiti entra Costa, tra i locali fanno l'ingresso Calliari e De Angelis. Il finale è tutto di marca rossoblu padovana, capace in due rotazioni di fare dieci punti, staccando gli avversari sbagliando pochissimo (5 vs 9 nel set, 9 vs 18 nel match): l'Argentario abbassa la guardia e va al tappeto (25-19).
Costa trova la conferma, mentre i trentini tornano con il loro assetto base, pur cambiando in continuazione la rotazione iniziale. E' una gara colpo su colpo tra Bacchin e Marzolla, entrambi sopra i venti punti personali, vinta dal primo che diventa il top-scorer come spesso gli accade in questa stagione. L'Argentario conduce le fasi iniziali (6-8), il Valsugana va empre un po' diesel in questa partita, ma quando ingrana sono dolori per gli avversari (16-14), con un attacco rivitalizzato (78% vs 59%).
Parziale un po' ad elastico, senza grandi stravolgimenti. L'Argentario gioca vario, ma fondamentalmente è Marzolla-dipendente come rendimento, mentre nel Valsugana i centrali sono in stato di grazia e soprattutto sono messi in grado di pungere dal lavoro di Mangiarotti e Magnabosco (Barison in attacco con 8 pt a cui si aggiungono 2 ace e 2 muri, Barbieri a muro con 4 pt a cui si aggiungono 4 attacchi). Pochi errori e muro sugli scudi (5 vs 2, 10 vs 5 nel match) stoppano le speranze locali. con il Valsugana che ha le redini del gioco (22-18). Tre cambi-palla per parte ed il gioco è fatto (25-21).