Intervista (link youtube): Massimo Varotto
Comincia il nuovo decennio, con il Valsugana alla caccia dei leoni del Volley Treviso, in piena corsa per un piazzamento play-off. Padovani con Magnabosco al palleggio, Bacchin opposto, Barison e Barbieri centrali, Zanon e Marini schiacciatori, Bortolini libero. Padroni di casa al via con Porro in regia, Cavasin martello, Ceolin e Pizzol in banda, Crosato e Codato al centro, libero Milini.
Forse un po' di ruggine dopo le feste, forse un piccolo timore reverenziale per la storica sede di gioco (La Ghirada, la quale ha dato più natali a tanti campioni o futuri tali), resta il fatto che l'avvio rossoblu è da brividi (1-5). Il Valsugana ha voglia e fin da subito difende parecchio, allungando molti scambi, tuttavia non è molto incisivo in prima linea e commette errori in attacco (04-10).
Quando sembra non esserci più scampo per gli ospiti (11-19), con Treviso che imperversa al servizio (5 ace locali vs 1 ospite nel primo set), viene finalmente premiata la pazienza padovana in seconda linea, con i trevigiani che senza mettere giù palla, alla lunga danno anche idea di sentire pressione e forzano soluzioni trovando a loro volta vari errori (a fine parziale 11 trevigiani e 10 patavini). E' la svolta, purtroppo incompiuta di un soffio. L'inerzia si ribalta, il Venpa Cib Unigas capitalizza più concretamente (50% vs 32%) e fa due filotti di punti impressionanti (19-21).
Sembra che Treviso riesca a controllare la situazione (20-23), pur a fatica, arrivando ad avere due palle set (22-24). Non è così: muro e grandi difese tengono a galla il Valsugana, abile perfino nel portarsi a condurre (25-24). Tuttavia il Volley Treviso inerpreta meglio ed in modo implacabile i successivi due scambi, sentenziando il parziale con l'ace di Cavasin (25-27).
Nel secono set il Valsugana fa tesoro di quanto visto ed appreso nel primo parziale, mettendo in difficoltà i padroni di casa. Grandissimo equilibrio nei primi scambi (7-7), finchè emerge una maggior solidità e anche più spirito di sacrificio da parte del Venpa Cib Unigas, capace di premere sull'accelleratore, calare il poker e scavare un solco (11-07). .
Zanin corre al riparo inserrendo Dal Col, Comachio e Bellia. Pur con strategie differenti, le squadre tecnicamente giocano alla pari. La vera differenza nel secondo parziale, anche statisticamente sfogliando i vari dati a disposizione, è concentrata in battuta: 4 ace e un paio di free-ball procurate dal Valsugana, mentre i rivali restano a secco in questo set. Se nel resto dei fondamentali e come numero di errori il gap è minimo e favorisce un po' una e un po' l'altra contendente, è naturale che con il rendimento dai nove metri sia il Venpa Cib Unigas a fare proprio il secondo parziale, sfruttando il break iniziale ed esaltando inoltre il punto di forza difensivo, potendo pure nel frattempo mascherare i difetti poichè ha le redini del gioco in battuta (25-18).
Dal Col e Bellia vengono confermati. Il Venpa Cib Unigas non è appagato ed inizialmente non pare soffrire la veemente reazione avversaria (7-8). Quest'ultima non si placa mai, mentre il Valsugana cala alla distanza e subisce parecchio (3 ace e 6 muri, 0 fatti in entrambi i fondamentali), crollnado in efficacia d'attacco (27%) e di conseguenza distaccandosi ovviamente sempre più dal set.
Entra Costa (09-15). Situazione compromessa, qualche sguardo basso, la sorte del parziale è decisa con i trevigiani che viaggiano galvanizzati ed hanno molti elementi decisivi, anche dalla panchina, basti osservare quanti atleti terminano con il tabellino in doppia cifra o comunque discreto in relazione al minutaggio effettivamente disputato (16-25).
Quarto set con i titolari nel Venpa Cib Unigas, la stessa formazione del parziale precedente nel Volley Treviso. I padroni di casa viaggiano sempre con percentuali non altissime, soprattutto in ricezione (35% di media, nel quarto set 30% positiva e 9% perfetta), dalla loro hanno un muro notevole che li salva in svariate occasioni (altri sei punti diretti, complessivamente 15 vs 5). Il Valsugana attacca meglio ed ha più pazienza, in un certo senso tiene in mano lo sviluppo del gioco e ne trae vantaggio ragranellando pian piano e senza strafare un discreto vantaggio (17-13).
All'improvviso botti di capodanno: la sfida diventa effervescente e sentita dai vari protagonisti, prima arriva il recupero trevigiano (17-17), poi i padovani scappano e quasi ipotecano l'approdo al tie-break (23-19). Azioni intense, come tante nel corso del match, purtroppo i padovani si perdono in alcuni errori (10 vs 7) e soprattutto gli atleti di Treviso risultano più freddi ed impachettano la remuntada (23-23). Non è finita: il Venpa Cib Unigas ha comunque due distinte palle set, senza paura annullate con due cannonnate da banda e centro avversari. Un muro regala a Treviso il match-ball ed il primo tentativo le risulta sufficiente come per un cecchino infallibile, decretando la fine di un bel match (27-25).