21/12/2019
Intervista (link youtube): Filippo Turrato
Il Valsugana si risveglia dal torpore che lo aveva avvolto nell'ultimo periodo, quasi come una favola in cui l'incantesimo viene spezzato a Natale, regalandosi una chiusura di anno solare roboante contro il Massanzago e facendo a se stesso ed ai propri tifosi un regalo con i fiocchi. L'importante nella nuova stagione sarà limare l'incostanza e soprattutto ripartire con lo stesso spirito, una mentalità finalmente vincente che poco ha a che fare con l'atteggiamento visto nell ultime uscite precedenti, un augurio ampiamente alla portata di questo team, come dimostrato anche in questo match.
Nel primo set coach Scaggiante si affida a Marini nell'affiancare Zanon di mano, con le consuete diagonali Magnabosco-Bacchin e Barison-Barbieri, libero Bortolini. Il Massanzago, oltre che con un paio di ex rossoblu, si presenta forte di dieci punti in più e qualche nome altisonante, ma appare parecchio remissivo: Beccaro in regia, Della Nave martello, Casarin e Monari schiacciatori, Antonello e Rampin centrali, libero Nodari.
Fin da subito non c'è partita, il Valsugana è imponente a muro (11 totali, 4 nel primo set) e difende molto, mentre gli attaccanti rivali non sembrano essere in giornata e faticano anche a trovare traiettorie che possano migliorare l'efficacia del proprio gioco, risultando con le polveri bagnate (37%, dato comunque da analizzare bene scorporandolo: media sollevata dal secondo set, al 29% nel primo ed al 32% nel terzo). Il Massanzago è presto doppiato (12-06), incapace si reagire sotto i colpi e lo sguardo di fuoco dei ragazzi Valsugana, senza problemi anche nel gestire i pochi cambio-palla (20-13). L'ennesimo muro di un immenso Barison (ben cinque lungo la gara) mette il punto al primo parziale (25-15).
C'è curiosità di vedere e capire se da un lato si possa vedere una reazione del Massanzago, il quale presenta Zorzi per Beccaro, mentre dall'altro se il Venpa Cib Unigas riesca a continuare nella sua azione devastante. Una via di mezzo: gli ospiti sono molto più energici e tornano in partita, crescendo in modo generalizzato, mentre i padroni di casa soffrono qualcosa in ricezione e subisono un paio di murate, ma solo nei prim punti restando sempre sul pezzo (5-8). Il Massanzago viaggia sempre con due o tre lunghezze di vantaggio, finchè due difese importanti portano al muro locale (4 anche in questo set, Massanzago cinque distribuiti nei tre parziali), poi al fallo che consegna il pari (12-12).
Da questo momento cambia il volto del set: Marini dà grinta ed ha la mano pesante al servizio, mettendo a nudo le problematiche ricettivi rivali (47% di media positiva) con due ace consecutivi (17-14), poi il Venpa Cib Unigas scappa tra le difese di super Bortolini e gli attacchi del matador Bacchin (20-15). Il Massanzago si riaffaccia (22-20), ma perde la possibilità di riagguantare i rossoblu e più in generale il controllo del parziale tra costante palpabile nervosismo e due decisioni arbitrali contestate (per altro le uniche palle dubbie di un arbitraggio al femminile dimostratosi coraggioso ed all'altezza). Il perentorio muro di un determinato Barbieri mette fine alle velleità ospiti (25-20).
Coach Zingaro cambia Monari, inserendo Ribon. Quello che non cambia è la vs miccia spenta degli ospiti: il Venpa Cib Unigas va che è una meraviglia, pur con qualche errorino in più (8 vs 7 nel terzo set, 17 vs 23 complessivi), comunque con Magnabosco che può giocare pulito e lo fa in modo intelligente, dilettandosi pure in due tocchi di seconda.
Tutti gli scambi principali e prolungati sono incassati dal Valsugana (17-09), demoralizzando un Massanzago già in forte difficoltà (21-13). La solidità e la performance in attacco di Zanon per tutta la gara fanno il resto nei piccoli momenti si sbandamento locale, rendendo la vita più facile. Ed il regalo sotto l'albero è così confezionato... e pure scartato (25-16).