16/11/2019
Interviste (link youtube): Costa (Valsugana), Msafti (Portogruaro)
L'esame Portogruaro non viene superato: il Venpa Cib Unigas torna dal veneziano senza punti in classifica, nonostante quasi due set comandati e larghi tratti del resto della gara giocati punto a punto. Fatali i momenti decisivi, spesso punto di forza nelle precedenti apparizioni, non in questo match in cui è risultato più freddo e tranquillo il team locale negli scambi chiave durante i finali di set.
Le diagonali rossoblù trovano la collocazione di Turrato titolare a far coppia con Zanon, le altre diagonali sono composte da Magnabosco-Bacchin e Barison-Barbieri, con libero Bortolini. Il Portogruaro propone Pilot in regia, Zampar martello, Spizzo e Gabana schiacciatori, Ceccutti e Bottosso cetrali, con libero D'Ercole.
Sono i padroni di casa ad approcciare meglio e fare la partita (4-9), con il Venpa Cib Unigas che soffre in ricezione (38% e 3 ace subiti vs 0 fatti nel primo set). Il Portogruaro è forte in cambio-palla con ricezione positiva e viaggiando bene nel primo set in questo fondamentale trova buona fluidità (51% di efficacia sul primo attacco in caso di ricezione positiva come media partita, 71% di ricezione positiva nel primo parziale). Il Valsugana ha il merito di rimanere sempre sul pezzo e difendere molto, aggrapandosi all'attacco laterale ed avvicinandosi ai rivali (14-15). Restando in scia a massimo due o tre lunghezze, trova infine anche il guizzo del pari, grazie anche all'importante apporto di solidità fornito dal subentrato Mangiarotti in seconda linea (22-22). Gli ospiti non sanno però sfruttare l'inerzia, subendo il contrattacco sulla prima palla match del Portogruaro che è riuscito comunque a rimanere lucido pur in difficoltà (23-25).
Nel secondo set il Valsugana cresce in ricezione (64%), è sostenuto dal muro (3 punti), ma fa da contraltare la poca concretezza (22%). Il Portoguraro si fa preferire, spingendo sempre al servizio (2 ace), tuttavia commette diverse sbavature che tengono vivi gli ospiti (11 errori nel secondo set).
E' il turno dai nove metri di Pilot a sparigliare le carte, pur senza punti diretti in battuta (11-15), con la difesa di casa sugli scudi e un gioco molto vario che offre diverse soluzioni, come dimostrato numericamente anche dai quattro giocatori in doppia cifra. Entra Costa. Sulla falsariga del primo set, il Valsugana abbozza un paziente e carismatico recupero, supportato dalle difese di Bortolini e dai muri dei centrali e con Magnabosco che può essere più propositivo (21-22). Il Venpa Cin Unigas non mette questa volta a segno la parità, con i veneziani che spinti dal pubblico sono nuovamente più audaci e cinici negli ultimissimi scambi (22-25).
Costa ottiene la riconferma, quel che cambia sensibilmente è anche l'atteggiamento più consapevole nei propri mezzi che porta ad una veemente reazione, senza che lasci scambo al Portogruaro (11-06). I padovani alzano il ritmo, sbagliano poco (6 errori vs 9 avversari) e tecnicamente pungono molto di più in battuta, con tre ace e vari palloni consegnati ad un attacco locale scontato, più facile preda della seconda linea rossoblu (17-11).
I veneziani subiscono l'iniziativa ospite e un dato su tutti può spiegare il divario che si crea, confrontabile con quanto visto in precedenza: l'efficacia sul primo attacco con ricezione negativa che vede i padroni di casa capitalizzare solo nel 21% dei casi (contro il 51% su ricezione positiva). Non resta che festire il gap accumulato ed il Valsugana ci riesce alla perfezione (25-18).
Trascinata dalla solita prova monstre di Bacchin come finalizzatore, neo-laureato con lode, e trascinata magistralmente da un Zanon in grande spolvero, ma soprattuto con la forza del collettivo e la solidità difensiva (muro compreso, con altri tre a segno), i padovani impensieriscono costantemente e tengono sotto pressione la seconda linea veneziana, dando idea di controllo e suggerendo l'avvicinarsi del prolungamente del match all'ennesimo tie-break stagionale (17-11).
Quello che manca per centrare l'obiettivo, nonostante terzo set e pure due terzi del quarto dominati, risiede un po' nella mancanza di tranquillità (traspare talvolta nervosismo), un po' nel gioco scontato che alla lunga diventa prevedibile per muratori e difensori locali, un po' nella mancanza di cinismo e freddezza, un po' nei troppi errori commessi in istanti clou (terzo set con 10 regali), un po' nella determinazione del Portogruaro quando si accorge e man mano si rende conto di poter ambire al colpaccio da tre punti. Tanti piccoli fattori che rendono il finale imprevedibile: sommati insieme pregiudicano la gara mandando in black-out il Venpa Cib Unigas e permettendo quindi la remuntada, forse insperata, al Portomotori (parziale 05-14), il quale timbra set, partita ed aggancia in classifica il Valsugana (22-25).
Il Venpa Cib Unigas è chiamato a limare l'incostanza e soprattuto ad un salto di qualità che ancora non è nelle sue corde, nonostante qualche prova di maturità l'abbia già superata con carattere nelle scorse gare. Un ulteriore gradino di crescita che porterebbe in dote più certezze, tranquillità e punti in classifica. Non un problema dopo cinque giornate per una squadra neopromossa e con diversi giovani all'esordio, visti inoltre il gioco dilagante espresso a sprazzi e complessivamente gli obiettivi di crescita stagionali: più che altro un obiettivo da tradurre concretamente sul campo attraverso il lavoro tecnico e tattico nelle sapienti mani del duo Scaggiante-Paraiola.