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VENPACIB VALSUG.PADOVA vs LAGARIS V.ROVERETO TN

09/11/2019


Interviste (link youtube): Bortolini (libero Valsugana), Gagliardi (coach Lagaris)
 
Il Venpa Cib Unigas dà continuità alle vittorie, centrando la terza su quattro gare, ma mantiene l'atavico problema dell'incostanza, frutto di vari problemini che sommandosi si contrappongono ai momenti di estasi, alternandoli ad altri sanguinosi. Più di una volta il Valsugana dà sensazione di essere padrona del proprio destino, in questo match come in altri, viaggiando a mille quando rispetta i dettami tattici e gioca con testa limitando gli errori, in altri frangenti gettando al vento quanto costruisce anche in modo banale o imbarazzante o pregna di nervosismo. Nel caso specifico della partita contro Rovereto ne esce fuori una vittoria che lascia l'amaro e forse la rabbia per due set persi e la gioia sia del successo, sia nel constatare che trovando la giusta alchimia ed il giusto spirito questa squadra può potenzialmente trasformarsi in rullo compressore.

Al nastro di partenza ci sono Nicoletto in palleggio, Bacchin martello, Barison e Barbieri centri, Zanon e Marini di mano, con Bortolini libero. Lagaris con Crò in regia, diagonale affidata a Peripolli, Miorelli e Frizzera in banda, Deganello e Targa centrali, libero Lorenzo Ferrari. 
Piccoli tira e molla iniziali, il primo vero strappo è dei rossoblu locali (11-06), forti di una battuta molto ficcante e pericolosa, con addirittura 6 ace solo nel primo set e le rotazioni con Bacchin e Nicoletto molto deleterie per Rovereto. Servizio importante che aiuta molto anche nella fase difensiva, costrigendo al gioco scontato gli avversari (2 muri e tante palle rigiocabili per i locali), mentre Marini sfoga il braccio.
Un passaggio a vuoto favorisce il recupero ospite e mostra qualche prima avvisaglia di quel che sarà nei set successivi (14-13), è comunque un fuoco di paglia per il Lagaris che non trova soluzioni in attacco nel primo parziale (27% vs 38%), quindi a lungo andare non può impensierire i padroni di casa che si prendono un nuovo rassicurante margine di vantaggio, conservandolo ed anzi ampliandolo nel finale (25-16).

Nel secondo set il Valsugana subisce quasi una trasformazione ed involve in alcuni aspetti che erano stati punto di forza fin poco prima. Il Lagaris fa la propria onesta partita, non molla di un centimetro, ci crede. Contraltare un Venpa Cib Unigas un po' distratto che regala ben 11 errori agli ospiti (5 quelli avversari), dato in cui non si possono contare alcune incertezze che di fatto permettono al Rovereto di ottenere ulteriori punti senza sudare. Peccato perchè la ricezione (65% nel secondo set, picco 82% nel quinto) e l'attacco (52% nel secondo set, picco del 69% nel quinto) viaggiano sempre oltre il 50% di positività dal secondo parziale a fine match (unica eccezione il 41% di attacco nel quarto parziale).
In sintesi è punto a punto, con il Venpa Cib Unigas che ogni tanto prova a paizzare il break, ma non riesce ad andare oltre a tre punti di vantaggio (16-13), venendo prontamete ripreso ogni volta. La stoccata finale che lascia il segno è lo sprint finale del Lagaris, il quale strappa la parità col minimo scarto al secondo dei due set-ball (23-25): magari non appariscente, la formazione trentina risulta più costante, nel secondo set inoltre sfodera il miglior attacco del proprio match (50%). 

Si riparte con Costa in posto quattro. Non c'è gara: il Valsugana è concentrato al massimo, segue in modo meticoloso le indicazioni impartite dallo staff tecnico e fa la gara su se stesso. Pallino del gioco stretto nelle mani del Valsugana che crea immediatamente il primo break (4-0), lo allarga in poco tempo mettendo in mostra tutto l'estro di Nicoletto (8-2), non lascia giocare gli avversari che tentano le carte Montermini e Merler (17-09).
Cambio di diagonale con Magnabosco e Turrato a rilevare i pari ruolo. Per il Venpa Cib Unigas errori ridotti al minimo sindacale (5 vs 8), ma soprattutto muro stratosferico con ben 5 punti diretti, quattro negli ultimi cinque scambi vinti dal Valsugana nel set, con Barison (di nuovo in doppia cifra, 3 muri, 2 ace e 5 attacchi) e Turrato invalicabili. Bortolini diventa una nuova marca di aspiratutto e si esalta nel palleggio al salto quando tocca all'alzatore difendere, Costa picchia senza remora, oltre la rete possono solo assistere (25-14).

Il Valsugana tuttavia non impara la lezione dal secondo set e anzi si ripete. Per la verità il parziale promette tutto sommato bene in avvio (8-6), restando comunque in bilico fino alla sua metà (12-12). Il Venpa Cib Unigas fa e disfa, ricevendo bene, attaccando in modo discreto, timbrando punti in battuta ed a muro (2 ciascun fondamentale, per il Lagaris un solo muro e nessun ace), mettendo quasi in ginocchio la ricezione trentina (24%), forse alternando buone cose in difesa ad altre da matita rossa.
Da metà set non si salva più nulla o quasi per i rossoblu, i quali incappano in un circolo vizioso fatale, fatto di troppi errori (14), nervosismo e forse anche disunendosi. Il Lagaris non riceve affatto bene, ma poco importa perchè ha spessola battuta in mano, attacca discretamente e soprattutto non sbaglia quasi mai (5 errori), attendendo che a farlo sia il Valsugana (14-20).  Scaggiante prova ad inserire Mangiarotti in battuta, Magnabosco in regia e Turrato questa volta in banda. Un po' a a fatica, aiutato dai locali, con il pallonetto conclusivo di Targa, il Rovereto strappa con determinazione e merito un prezioso punto, con la giusta ambizione di provare a fare anche qualcosa di più al tie-break (22-25).

Non va così: il Venpa Cib Unigas torna a fare il Venpa Cib Unigas. Scaggiante premia Magnabosco e Turrato, quest'ultimo ancora in banda. La squadra si compatta, rasenta la perfezione per gran parte del tie-break (perdendosi un po' negli ultimissimi scambi), Bacchin (32 pt, compisti da 5 ace, 2 muri e un set intero di attacchi) e Zanon (17 punti e tantissima esperienza al servizio della squadra) trascinano e non sono più solo ancore di salvataggio nei momenti di naufragio collettivo, ergendosi a protagonisti. 
Barbieri firma il cambio-campo con imperiosità (8-3), un Magnabosco ispirato inventa e pennella traiettorie smarcando un sopraffino Turrato e il solito Bacchin. Ace di Turrato, entra l'inossidabile Mangiarotti e sigla dai nove metri il match-ball. Rammarico perchè il Valsugana concentrato ed in palla del quinto set (ultimi scambi a parte) avrebbe ottenuto tre punti pieni, magari servirà come lezione per il futuro. Zanon corona la bella prestazione con l'onore del punto decisivo che manda tutti a riflettere e festeggiare sotto la doccia (15-10).
 
 

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