01/06/2019
Una grande Under 13 confeziona un regalo strepitoso durante i giorni del Josh Festival, nell'ultima gara stagionale della società giocata tra le mura amiche: la Tensostruttura Giosuè Zorzi è infatti teatro di un'importante vittoria contro il San Donà che proietta il Valsugana Volley alla finale regionale del prossimo weekend. Continua l'avventura regionale, quasi un sogno ad occhi aperti, a coronare una stagione strepitosa e con pochi passi falsi, compensati intanto da questo approdo in finale regionale...
Lo starting-six dell'IdeaElettronica chiamato in causa da coach Andrea Zotta, coadiuvato come sempre da Nicola Crespan e Beatrice Aghito, vede in campo Pecchi, Zilio, Barison, Parpaiola, Belluco, Pastò. Il San Donà di coach Lazzarin risponde con Bouchaquor, Zanatta, Crosato, Katia, Conte, Argilagos.
L'approccio promette subityo spettacolo, con le squadre che mantengono un forte equilibrio fino a metà contesa, quando il San Donà impone una piccola accellerata, concretizzando al meglio (12-17). Il Valsugana recupera una prima volta grazie a vari muri e una buona correlazione difensiva, soprattutto non si disunisce quando qualche ricezione lunga regala un nuovo vantaggio vicino al traguardo finale agli avversari (20-23): la formazione veneziana si inceppa ed il Valsugana fa prevalere un grande ordine e tanta freddezza anche su azioni meno convenzionali, mettendo a referto cinque punti consecutivi che annichiliscono i rivali e valgono il set sul fendente di Pastò (25-23).
Il secondo parziale ha un copione a lungo molto simile, con il San Donà che abbozza una fuga fin dall'avvio (2-7), conservando e migliorando il proprio vantaggio fino a metà set (05-12), ma sciogliendosi di fronte alla costanza dell'IdeaElettronica, complici anche molte invasioni commesse in attacco, con vari palleggi al limite del fallo (17-18).
Gli ospiti sfruttano molto la parallela ed approfittano anche di un paio di errori in attacco del Valsugana per scappare nuovamente (17-22): questa volta non riesce la remuntada ed Argilagos porta tutto in parità con un tocco di seconda intenzione a beffare in mezzo al campo (19-25).
Le squadre si invertono le parti nel terzo set, in cui l'IdeaElettronica viaggia molto bene in prima linea (muro ed attacco), sfruttando tatticamente pallonetti quando necessario ed indirizzando la battuta non tanto alla ricerca dell'ace, quanto di angoli o per rendere meno efficace lo sviluppo del gioco avversario (6-1). Il Valsugana è impassibile, il San Donà soffre in difesa (13-07).
L'IdeaElettronica forse esagera nell'uso di pallonetti nella fase centrale, gli ospiti capiscono e capitalizzano le difese su questi palloni e crescendo su quelli più difficili, riavvicinandosi (15-13). Tornando a variare il gioco, non avendo problemi in ricezione e soprattutto tornando a macinare in contrattacco, il Valsugana sembra ipotecare il set senza affanno (22-17).
Non è così perchè in due rotazioni il San Donà arriva al pari (23-23). Nessun problema: il carattere dell'IdeaElettronica esce fuori grazie all'unità di un gruppo che si sorregge ed aiuta, con l'inerzia stoppata dalla diagonale di Barison e una lunga azione che vede la firma di Bellucco a ricompensare la grande freddezza Valsugana in un momento difficile (25-23).
Nel quarto parziale gli attacchi tendono a prevalere alla difesa, come già avvenuto in precedenti fasi del match, ma in modo sicuramente più accentuato in questo frangente. Con la battuta dal basso che difficilmente può fare la differenza in partite di questo livello, è lecito aspettarsi grande equilibrio e così è: dapprima il Valsugana fa poker (4-0), ma viene subito raggiunto (6-6); in segutio è un testa a testa appassionante, anche se i padroni di casa danno idea di avere qualcosina in più, sicuramente meno propensione all'errore e un forte tifo a trascinare (14-11).
Qualche cambio dà la scossa al San Donà (16-16), l'IdeaElettronica ha comunque la miccia accesa e la bomba innestata porta a qualche difesa impensabile, concretizzate da Parpaiola e Zilio, con Pecchi che beffa gli avversari su due palle vaganti: il punto a punto è alimentato in continuazione (23-22). Il San Donà fatica di più a concludere con palla staccata, nel senso che riesce a gestire comunque i tre tocchi, tuttavia risulta meno pericoloso: è la chiave che permette di scardinare gli ospiti e festeggiare intensamente quando un avversario commette l'errore fatale (25-22).