10/05/2019
Don Minzoni teatro della finale playoff di ritorno tra Mosaiko Valsugana e Wind Piove, con una cornice spettacolare e rumorosa di pubblico (perfino in piedi): in palio la Serie D. La situazione iniziale vede i padroni di casa costretti a rincorrere il risultato maturato all'andata, cioè la sconfitta 1-3, con la formula che prevede l'eventuale disputa del golden-set nel caso di medesim risultato a favore del Valsugana. Di conseguenza al Mosaiko occorre vincere 3-0 per la promozione, con il 3-1 il match si prolunga al golden-set, con la vittoria locale al tie-break o il successo del Piove con qualsiasi punteggio sarebbe quest'ultima a festeggiare. PEr la finalista non promossa ulteriore chance in uno spareggio in partita secca e campo neutro contro la migliore del Comitato Territoriale di Venezia.
Coach Di Pietro propone Bertani in regia, Tolin martello, Marcesini e Bortoletto coppia di centrali, Nicoletti affiancato da Loro in banda, Ruocco libero. Il Piove si affida a Benvegnù, Salmaso, Masiero, Battistini, Spinello, Romagnosi, liberi Malimpensa e Vezzani.
L'approccio sorride maggiormente al Piove (1-5), con il Valsugana che pesca il cambio palla su un fendente di Tolin e cominciando ad ingranare non gioca di certo male, ma appare troppo teso in alcune situazioni: gli ospiti sono concentrati, murano parecchio e spingono in battuta (08-12). Carburando e trovando parziale serenità, crescono i rossoblù di casa che a loro volta si fanno sentire a muro con Marcesini e Nicoletti (14-14).
La seconda metà di set è ad elastico. Il Mosaiko si perde in alcune ingenuità, soprattutto difensive (14-18); il nuovo break ospite viene subito rintuzzato grazie ad un paio di rotazioni importanti in battuta ed all'attacco più vario (20-20). Coach Mario di Pietro attinge molto dalla panchina e risultano preziosi Dal Pozzo, Casarotto, Bastianello e Zotta. Il poker ospite sembra indirizzare il parziale (20-24), il Mosaiko non sbaglia più nulla e con Loro in battuta raggiunge il pari (24-24). Il Piove, in cui nel concitato finale si vedono anche Borgato, Pavanello e Cesarotto, conduce sempre i giochi (il Valsugana non colleziona nessun set-ball), ma deve faticare molto prima di far suo il parziale al decimo tentativo, grazie ad un ace di Romagnosi (29-31).
L'epilogo non ammazza il Valsugana, più solido e compatto, ma piuttosto forse rilassa un po' più del dovuto il Piove. I locali rientrano con Casarotto, autore di un buon impatto sul match fin dal suo ingresso. La difesa regala diverse rigiocate ed il muro è una senteza con Bortoletto (11-06). Sbaglia molto il Piove, più svagato in seconda linea e meno incisivo in attacco, ma gran merito va anche all'azione incessante e senza sbavature del Mosaiko, con Bertani che tiene caldi tutti gli attaccanti, imbeccando e trovado puntuali sempre i centri, mentre Loro e Casarotto sono terminali formidabili ai lati in questo frangente (19-08).
In un set dominato o quasi dal Mosaiko, paradossalmente in modo invisibile si ha forse uno dei tre momenti chiave del match (insieme ai vantaggi del primo set ed agli ultimi scambi del terzo): il Valsugana non uccide, sportivamente parlando, gli avversari, i quali recuperano con le armi di battuta e attacco potente misto a tanti pallonetti che purtroppo toccano terra, tornando con la testa sulla gara e mettendo qualche apprensione o forse sgretolando anche certezza o sicurezza nei cervelli dei ragazzi locali. Il set è comunque in ghiaccio, anche grazie all'apporto di Dal Pozzo, Zotta e Bastianello che subentrano, più un tris di errori avversari che ne frenano il recupero completo (25-19).
Al terzo scambio del terzo set scrosciano gli applausi per un numero acrobatico di Ruocco su palla che sembra spegnersi distante dal libero rossoblù, il quale salva in terzo tocco rimandando la palla in campo avverso e confezionando metà punto, in collaborazione con l'attaccante rivale che spara out (2-1). Prodigio a parte, il parziale vive nelle prime battute una fase poco brillante, con molti errori in battuta ed attacco su entrambi i lati, dovuti alla poca tranquillità vista l'importanza della posta in palio, col traguaro sempre più vicino, uniti soprattutto al fatto che il margine per sbagliare si assottiglia ovviamente sempre più.
Cambia tutto dopo la decina, il set acquista ritmo negli scambi ed intensità nelle belle giocate. Quello che rimane costante è l'estremo equilibrio, spesso punto a punto, con gap mai decisivi e sempre prontamente rintuzzati. Pavanello al palleggio dà ordine ed accelera la quantità di primi tempi quand possibile, il Piove è sul pezzo, però si ingarbuglia qualche volta in ricezione ed altre in attacco. Il Valsugana è un mix di cose bellissime ed ingenuità saguinose: spreca un paio di contrattacchi free-ball e sembra meno attento nelle posizioni a muro o forse nella correlazione con la difesa, ma alcune azioni fanno intravedere cose da categoria superiore.
Le due formazioni viaggiano a braccetto e si presentano allo sprint con le stesse probabilità di vincere il parziale quando Marcesini picchia per l'ennesima volta (20-20), vitale per il Mosaiko che può sperare solo di arrivare al golden-set. Miracolo difensivo di Benvegnù, capitalizzato da Battistini (20-22), uno dei migliori ed alla ribalta negli scambi conclusivi del terzo set. Il Mosaiko perde un po' di lucidità, anche normale per un organico praticamente Under 20 più due classe 1998: uno scambio lungo termina con due incomprensioni, sulla seconda punisce proprio Battistini (20-23). Il Valsugana non molla, altra lunga azione, chiude Nicoletti. Battistini, il Wind ha tre D-points (21-24). Nicoletti dà speranza, un'invasione fa partire la festa del Piove (22-25).
Quarto set utile sono ai fini della statistica. Il Valsugana è molto demoralizzato, il Piove vola sulle ali dell'entusiasmo. Entrambe le squadre danno spazio a più giocatori, nel Mosaiko piace Salvagnini che, oltre a smistare, conquista con astuzia due punti di seconda intenzione, in modo diverso, quasi come se fosse routine. Il set scorre via relativamente veloce, purtroppo si registra un infortunio a Loro, infine il Wind Piove bissa il successo 3-1 ottenuto nella partita di andata (14-25).
Beffa tra le mura amiche per il Mosaiko Valsugana, testa di serie dei playoff, dopo che la promozione diretta è stata sfiorata ed è sfuggita solo per numero di vittorie, a parità di punteggio col Massanzago. Nella gara di ritorno è stata palpabile in alcuni elementi una maggior tensione che ha frenato la prestazione, complessivamente nei playoff il rammarico è per le due gare esterne, mentre il ritorno casalingo col Loreggia è stato fenomenale, quello col Piove comunque per qualità probabilmente vale una partita di Serie D per lunghi tratti.
Da tenere conto di due cose molto positive che potrebbero passare ingiustamente in secondo piano per lo sconforto (momentaneo). Numero uno: il rendimento stagionale e la crescita esponenziale individuale e come squadra: la mancata promozione non toglie nulla ai meritati complimenti a ragazzi ed organico. Numero due: il sogno non è finito... testa e cuore subito sintonizzati alla prossima gara!