05/04/2019
Ultima trasferta di campionato, almeno per quanto riguarda la stagione regolare: tutto dipenderà dall'ultima giornata, in cui si scende in campo per provare a conquistare la promozione diretta. L'anticipo, non difficile nè sulla carta nè effettivamente alla prova dei fatti, consegna infatti un Venpa Cib Unigas con le orecchie protese verso il campo di Belluno nella serata di sabato, in attesa di riscontri positivi dallo scontro diretto tra bellunesi e Bassano, puntualmente arrivati visto che il Da Rold Logistics ha dissipato il vantaggio di cinque punti in appena due weekend. I poveri contenuti tecnici della gara contro i giovanissimi Kioene, visto il divario tra le due formazioni e dopo aver compiuto la missione timbrano i tre punti, lasciano spazio quindi alla contentezza e la testa si rivolge già all'ultima giornata, più che dare uno sguardo indietro a quanto è finora successo.
Per onor di cronaca, analizzando sinteticamente la gara, la differenza è stata nella difficoltà di cambio-palla del Kioene, unita viceversa all'efficacia nella fase break-point del Valsugana, più esperta anche a gestire con alcuni elementi i pochi episodi difficili nel terzo set.
Il Venpa Cib Unigas inizia con Zanon opposto a Nicoletto, Barison e Barbieri al centro, De Nigris a far coppia con Costa in banda, libero Mangiarotti. Nel secondo set stessa formazione, con ingresso di Martinello, confermato per il terzo set, in cui si è visto cneh Scanferla in ricezione negli ultimi decisivi scambi. Kioene con Menegazzo in regia, Guzzo opposto, Gottardo e Meoni schiacciatori, Zanatta e Beggiato centrali, iberi Rossi e Sella. I cambi più rilevanti sono due: Bellomo al palleggio da metà secondo set, mentre Artuso rileva Meoni nel primo set, confermato nel secondo, con Meoni che si riprende il posto e resta nel terzo parziale. Spazio anche a Sorgato e Scarin nel terzo set.
Metaforicamente, gli ospiti sembrano una persona che va a trovarne un'altra, suonando il campanello per dare solo un saluto, scappando poi rapidamente (8-1). Fotocopia il secondo set: magari passando a salutare ci si era scordati di dire o lasciare qualcosa (8-2). Andamento rispettato nel resto del parziale in entrambi i casi, con l'iniziale gap conservato a due terzi di set (16-09 e 16-10), un leggero allungo sulle soglie della ventina (21-13 e 21-14), per chiudere col medesimo punteggio (doppio 25-16).
Il piglio giusto del Venpa Cib Unigas si vede in difesa e nella concentrazione (solo 5 errori per ciascuno dei primi due set). La ricezione Kioene è costantemente al di sotto del 40% per due set, costringendo pure l'alzatore a fare atleticamente gli staordinari (doppio positivo al 27% nel primo set e 9% nel secondo). Ne risente ovviamente l'attacco di casa (38% in entrambi i primi due parziali), spesso palla alta, reso ulteriormente difficile dall'ordine nella correlazione muro-difesa ospite (pochi muri-punto, 4 in tutto il match per entrambe le squadre, ma valido posizionamento per il Valsugana nel coprire gli spazi a rete e in seconda linea).
Il Kioene ha il merito di sbagliare poco in battuta ed attacco, vista la gioventù in campo (5 errori nel primo set, 7 in ciascuno dei due parziali successivi) e rispetto alla partita di andata, ma è pure vero che ha avuto poche occasioni per farlo e complessivamente è stato impalpabile in prima linea. Il Valsugana è certosino nella sua opera ed implacabile in battuta nel secondo set (6 ace, 9 vs nel corso dell'intero match): con i numeri evidenziati finora, una ricezione efficiente (50% e 67% rispettivamente nel primo e secondo set) ed un buon attacco (55% nel primo set e 53% nel secondo, Zanon 25 pt in tre set) ha gioco facile a prendersi i primi due parziali senza affanno.
Qualcosa di diverso si vede nel terzo set, in cui il Venpa Cib Unigas è meno costante, forse un pelo rilassato essendo consapevole dei propri mezzi, sicuramente più falloso e propenso all'errore (8 vs 7). L'iniziatia rimane comunque in mano sempre al Venpa Cib Unigas, più in difficoltà in ricezione (44%) e soprattutto attacco (38%). Il break arriva comunque (16-11), ma con il cambio-palla meno fluido gli ospiti non riescono nell'allungo decisivo e anzi vedono accorciarsi il margine (22-20). Entra Scanferla per aiutare in ricezione (autore anche di un punto in attacco), il finale diventa punto a punto e si prolunga ai vantaggi, in cui hanno la meglio la freddezza, la gestione e l'esperienza del Valsugana (27-25).