29/03/2019
Avversaria difficile per il Mosaiko: il Dinamica La Fenice si presenta in Tensoatruttura Giozuè Zorzi da vice-capolista e ne esce al comando della classifica, vista la contemporanea sconfitta dei giovani Kioene. A complicare i piani di coach Filippi le assenze forzate degli alzatori canonici per questa squadra, essendo Rampin ammalato e Zanella non convocabile da un paio di mesi, dopo essere sceso in campo in Serie C (il regolamento non gli consente più di disputare la Seconda divisione da quel momento).
Regia affidata alle mani di Sardena, con il giovane U16 Ghedin in panchina, Pietrobon in diagonale, Marafon e Di Bella di mano, Pastò e Medici centrali, liberi la coppia Baldin-Bastini. Dinamica con Salvan, Aio, Tamiazzo, Campagner, Bizzaro, Belluco, libero Capovilla.
L'inizio di gara vede la fase break prevalere nettamente, con il Mosaiko che prende un buon vantaggio (10-04), dissipandolo in breve tempo (11-15), per poi rifarsi prontamente sotto (14-15). Cambio diagonale: attacco a tre con Bettio opposto in prima e Ghedin a palleggiare. Muro di Aio, ace di Salvan ed arriva un nuovo mini-nreak ospite ce questa volta risulta decisivo (15-18). Dentro Zuppa per Campagner nelle file ospiti. Il Mosaiko litiga un po' con la battuta, un primo tempo di Salvan in contrattacco regala quattro palle set agli ospiti che puntellano il parziale sul mani-out di Tamiazzo (21-25).
In avvio di secondo set, rientro di Sardena e Campagner, conferma di Bettio ed ingresso di De Nardin. Si nota un piglio diverso, inoltre il Mosaiko ha più pazienza sulle tante difese avversarie e sbaglia meno (11-04). Il Dinamica incalza, sfruttando battuta e muro,ma soprattutto tanta solidità ed organizzazione (17-15). Azione spettacolare, ci pensa Bettio a raccogliere il seminato, con il successivo ace di Marafon che sembra ridare tranquillità (17-15).
Il roster locale entra in fase un po' confusionaria, nonostante entri Nicoletti per dare ordine in seconda linea, frangente arricchito purtroppo da tre infrazioni. Il time-out di coach Filippi riordina le idee e Medici punge, ma l'ace del neo-entrato Zuppa ristabilisce parità e permette perfino il sorpasso (21-22). Suda le proverbiali sette camicie il Mosaiko per uscirne fuori in attacco, ma trova due grandi colpi di Bettio per il cambio-palla e De Nardin ad impensierire gli ospiti. Lo stesso Bettio dai nove metri colleziona un bis di ace ed il parziale va nella saccoccia del Valsugana (25-22).
Horror-start dei padroni di casa nel terzo parziale (0-4), con La Fenice abile a trovare valide soluzioni e varie direzioni di attacco (2-8). Se il Mosaiko sembra capirci poco, la battuta lo sorregge in modo importante e prendendo coraggio il team locale si ritrova ed ingrana al meglio: il turno di Marafon sistema parzialmente le cose (5-8), quello di Bettio completa l'opera (10-10).
Diventa un tie-break, peccato che il Valsugana si innervisisca molto su alcune decisioni arbitrali, incappando in una serie di errori (11-16). Girandola di cambi: Marcon per Medici (12-16, chiuso sul 22-24), Zuppa per Salvan in difesa (14-18, poi chiuso), Pietrobon per Bettion (13-18), Ospiti complessivamente più costanti, anche se l'ace di Sardena ed il muro di Pastò accorciano, mentre le super difese che sfidano la gravità di Bastini e Baldin rimettono definitivamente in gioco il Valsugana (18-19). Quest'ultimo commette purtroppo degli errori nel momento clou e il muro di Campagner indirizza notevolmente le sorti del parziale (18-23), senza che Nicoletti e Di Bella, chiamati in campo, riescano a disinnescare il gioco ospite. Proprio la bomba di Di Bella e l'ace di Pastò sono l'ultimo sussulto, i laterali rivali chiudono i due punti mancanti (20-25).
Nuovo set, morale diverso: la truppa di Filippi accusa colpo e nervosismo di alcuni elementi, tutto facile per il Dinamica (1-5). Valsugana alle corde (04-11), posizionato nel quadrato meno bene del solito in questo parziale, ma soprattutto demoralizzato. Coach Filippi chiede qualità e non forza, a ragione per due motivi: il desiderio di uscire dalla situazione attraverso la qualità è il pensiero 'immediato, piace più in generale l'idea di affinare tecnica e tattica traendo esperienza dalle difficoltà di una gara. Il Mosaiko invece si spegne lentamente (07-17), apparendo stranamente poco coeso e disunito, oltre che sprecone per i propri standard.
Pietrobon ci crede e mette a terra, interessante anche la soluzione a muro che vede l'inversione tra banda e palleggio Valsugana, condivisibile in questa gara, pur dando qualche grattacapo in più alla costruzione dell'azione. Entrano De Nardin e Marcon da un lato, più conservativo il Dinamica: comparsata di Sorze e Favato, con Zuppa solito ad entrare per battuta e giro dietro. Il set si trascina verso la fine (12-23) ed è tanto bella in alcuni scambi quanto tardiva la rimonta locale (17-23). Cala il sipario ed il Dinamica può festeggiare (17-25).
Terzo set spartiacque: le sliding doors vanno verso la strada che premia il Dinamica, al cospetto del quale il Valsugana, rivisitato nell'organico dei presenti, non ha demeritato per lunghi tratti dei primi tre set, pur evidenziando alcuni limiti ovviamente comprensibili rispetto alla capolista, in piccola misura anche caratteriali, da limare col tempo.