23/02/2019
Trasferta insidiosa per il Venpa Cib Unigas contro una squadra che cerca punti per salvarsi, ma anche per le varie assenze: Mangiarotti (influenza), Turrato (ingessato per rottura dello scafoide), Zanon (ancora fermo ai box anche se presente in panchina), con Zanella convocato al posto di Di Pietro (all'estero per motivi di studio) e Scanferla a mezzo servizio (rientrante da una settimana di febbre).
Il Valsugana entra in campo con Nicoletto alzatore, Zotta opposto, Martinello e Barison al centro, De Nigris e Costa attaccanti di mano e Rizzi libero. Il Came Casier si presenta con Pessato in palleggio, Pregnolato opposto, Moschetti e Bora centrali, Brauner e Mantesso in banda, coppia di liberi Penna e De Salvo.
Il Valsugana non riesce ad imporre il proprio gioco come in altre occasioni, tuttavia neppure subisce l'iniziativa avversaria: le squadre viaggiano a braccetto per tutta la partita, con strenuo punto a punto nel primo parziale (15-15). Nicoletto si affida molto ai propri laterali (83% della distribuzione di questa gara), trovando risposte positive dall'esperienza di De Nigris (13 pt) e dalla potenza di Zotta (13 pt in attacco, 15 pt complessivi) e Costa (13 pt attacco, 14 pt complessivi). Il Came è sorretto da una ricezione molto valida che permette una fase di cambio-palla più semplice (71% di ricezioni positive), ma manca del giusto cinismo durante lo sprint finale, in cui prevale l'agonismo del Venpa Cib Unigas che strappa il successo del primo set ai vantaggi (26-24).
Scelte obbligate nel Valsugana, mentre nel Casier diventa titolare Manente, già visto anche nel corso del primo set: coach Pilotto sfrutta l'intero rooster a sua disposizione durante il match. Gli ospiti faticano di più in attacco, ma non ne approfitta il Came che si allinea sulle stesse percentuali ospiti da prima linea (45% vs 41% nel secondo set, contro una media del 55% contro il 46% nell'intera partita). Anzi, è il Valsugana a crescere in difesa e trovare 3 muri, con Martinello particolarmente in palla in questo fondamentale (3 punti a muro, complessivamente 10): questo frutta un primo mini-break (8-5) che aumenta nella fase centrale grazie a un paio di contrattacchi (16-10).
Nonostante i locali provino a ricucire parzialmente lo scarto confezionando 2 ace e 2 muri, il Venpa Cib Unigas riesce tutto sommato con autorevolezza a raggiungere il traguardo gestendo il vantaggio accumulato in precedenza (25-22).
Titolari confermati in entrambe le formazioni, non cambia il copione che vede sempre grande equilibrio tra le due squadre, le quali nonostante ciò sono ambedue parecchio abili a sbagliare molto poco durante la partita e rimanere fredde (23 vs 21 errori totali nell'arco del match). Il Valsugana si fa sentire di più in battuta (3 ace nel terzo set, 5 ciascun team nell'intera partita), dato compensato da una maggiore propensione ed efficienza del muro locale in questo parziale (3 muri, 6 per ogni squadra nella partita, ennesimo dato in parità, a riprova del bilanciamento della gara).
Il Casier dà fondo alla sua panchina per non lasciare nulla di intentato, mentre nel Valsugana Rizzi mette in campo una buona prova e Barbieri è di supporto sostituendosi in battuta per Barison nei primi due parziali e a muro per Nicoletto nell'ultimo set. Non ci sono break significativi, con gli ospiti che vedono assotigliarsi tre punti di vantaggio (8-5) in modo lento (16-14), ma costante (21-20).
Si arriva nuovamente ai vantaggi, tanto emozionanti quanto infiniti: sono le sfumature a spostare l'ago della bilancia in partite gareggiate punto a punto e alcuni dettagli in attacco premiano il Valsugana (59% vs 46% nel parziale). Infatti se si registra un contrattacco sostanzialmente pari come percentuali di incisività (46% vs 49%), nel cambio-palla diretto il Venpa Cib Unigas riesce ad avere sia un maggiore rendimento degli avversari, sia la stessa efficacia in modo indistinto con ricezione positiva e negativa allo stesso modo, fattore questo che ha permesso di portare a casa un match tanto combattuto (30-28).