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VALSUGANA VOLLEY PADOVA vs PALLAVOLO MOTTA TV

22/04/2017

 Valsugana Volley - Pallavolo Motta 0-3
 (20-25 23-25 23-25, 1h28')
 Ventiquattresima giornata

Valsugana Volley: Bacchin 1, Bellini 21, Lelli (L), Luisetto 5, Mangiarotti 0, Porporati 1, Ricchieri 5, Turrato 1, Vianello 9, Zanatta 0, Zanon 2. Primo allenatore: Falcini. Secondo allenatore: Parpaiola.

Valsugana e Motta si trovano di fronte dopo la sosta pasquale, alla ricerca di punti pesanti in chiave playoff, in una gara che per la sconfitta potrebbe significare la fine del sogno per questa stagione. Nel Valsugana tre recuperi (Bacchin, Zanon e Zanatta), ma troppi incerottati e tra questi ultimi da segnalare un Ricchieri in campo stringendo i denti e un Turrato che ha avuto influenza intestinale in settimana.

I padroni di casa iniziano con la giovane formazione che tanto ha saputo stupire nell'ultimo mese: Porporati in regia, Vianello e Turrato bande, Luisetto e Ricchieri centrali, l'esperto Bellini martello e Lelli libero. Motta con Salvatore in palleggio, Albergati opposto, le diagonali Gozzo-Quarti e Bolzan-Persoglia, libero Novello.
Qualche sbavatura iniziale, soprattutto con le due ricezioni un po' da registare (pur senza ace diretti). Le due squadre si rincorrono, annullandosi vicendevolmente a lungo fino all'ace di Turrato (14-14): il Motta fa male a muro, ma commette qualche errore in più e non è irreprensibile in ricezione; il Valsugana è combattivo, più ficcante in battuta e più preciso in attacco, però non trova adeguate contromisure a muro. 
Il Motta vince un contrattacco al termine di una lunga azione che nell'economia del set potrebbe disperdersi visto l'andamento del parziale, ma ha invece un peso specifico rilevante (14-16): il Valsugana non riesce più a pareggiare i conti, pur sfiorando ripetutamente l'aggancio. Entrano Zanatta in palleggio e qualche azione dopo Bacchin per Turrato in banda (ricezione a due quando possibile), nel Motta è il turno di Bettin. I trevigiani viaggiano sempre con un paio di punti di vantaggio, aiutati dal muro e da qualche errore in battuta dei locali che non sfruttano più le difficoltà ricettive ospiti. Proprio altri due muri consecutivi di Albergati e Bolzan firmano la chiusura del primo parziale (20-25). 

Coach Falcini opta per la conferma di Zanatta, per il resto rientra la squadra del primo set, mentre il Motta è invariato rispetto allo starting-six. L'inizio ha quasi i contorni dell'incubo per il pubblico di casa: Salvatore rende subito la vita difficile in ricezione (2-4), entra Zanon per Turrato dopo varie gare di assenza, ma il risultato non cambia e Salvatore segna a referto subito un ace. Quarti a muro (3-7), imitato da Gabriel (4-10).
Il Valsugana dà segni di vita, costruendo una reazione sui colpi di Vianello e Bellini e sulla solidità in ricezione e difesa, in particolare di Lelli. Luisetto dimezza lo svantaggio a muro (10-13), Bolzan restituisce lo sgarbo con la stessa moneta (10-15), ma si ha l'impressione che qualcosa sia cambiato e Bellini si sfoga tutto braccio lasciato incredibilmente senza muro, anche se il Motta trova con Quarti l'ennesimo muro (12-17). Non è un'impressione sbagliata perchè due lunghe azioni concluse con gli errori in attacco del Motta danno coraggio al Valsugana, subito dopo Bellini e Ricchieri trovano due muri consecutivi (16-17).
Purtroppo costa qualche errore di troppo in attacco e battuta, l'epilogo appare ormai scontato dopo che anche Gozzo si iscrive al club del muro (19-23). Invece non è così, dopo le classiche girandole di cambi (Mangiarotti nel Valsugana per il giro dietro, Bettin e Stefanetto nel Motta praticamente per una sola azione): la difesa di casa gira bene e permette alle bocche da fuoco di concretizzare la mole di lavoro, finchè Bellini pareggia i conti con un gran diagonale (23-23). Non è sufficiente, il Motta fa suo il set al primo tentativo con la sua arma migliore: Bolzan a muro tira la linea finale sul parziale (23-25).

Zanatta in regia e Zanon a far coppia con Vianello in banda sono le scelte di Leandro Falcini per il terzo set, mentre coach Marco Zingaro non fa alcun cambio. Ancora un brutto avvio dei locali (1-6), con Porporati che si riprende il posto in campo. Ennesima reazione, con l'ace di Bellini che accorcia (5-8) ed il muro di Vianello che ferma il nuovo tentativo di fuga ospite (10-14). Bacchin prende il posto di Zanon in banda, il Motta cala in difesa e fatica di più in attacco, a differenza dei padroni di casa che crescono vistosamente e completano la rimonta (14-14) con l'ace di Luisetto e un poderoso muro a tre (Bacchin). I rossoblu padovani non si accontentano e trovano un bel break, aiutati da due errori in attacco ospite, inframezzati da un muro di Bacchin-Ricchieri (18-15).
Bettin subentra ad Albergati e dà una mano ai suoi, ma il vero aiuto ai trevigiani lo fornisce il Valsugana che vanifica quanto fatto con tre errori (18-19), prima che una parallela di Bellini fermi l'emorragia ed il pubblico possa applaudire il coraggioso e potente attacco di seconda intezione del giovane palleggiatore Porporati (20-19). Lo sprint finale è un punto a punto, il Valsugana lotta con molto spirito di sacrificio, purtroppo però fa e disfa con belle giocate annullate da propri errori (22-21).
La bella prova dell'ex Gozzo trova la ciliegina sulla torta nel finale, a lui sono infatti affidate tutte le palle principali nel Motta: colpo millimetrico sui nove metri, Vianello risponde, Gozzo cambia e picchia in diagonale, il suo compagno Bolzan non si smentisce a muro e Gozzo cambia repertorio finalizzando subito la prima occasione di chiudere il match con un mani-out (23-25).  

Premesso che le statistiche non possono mettere in rilievo le difficoltà di formazione (e preparazione alla partita), ne probabilmente la combattività, la chiave tattica è stata principalmente l'efficacia a muro del Motta, la quale ha anche mascherato qualche difficoltà nei momenti più difficili degli ospiti.  
Il Valsugana manda a referto ben undici atleti, di cui otto firmano punti, con Bellini di gran lunga top scorer del match (21 punti, segue Gozzo con 16 punti). Idea opposta per il Motta, in cui i titolari sono sempre gli stessi e fanno comparsate solamente due atleti della panchina nel secondo e terzo set.
Il Valsugana complessivamente tiene per lo più bene in ricezione e non commette un gran numero di errori, gli stessi del Motta a fine gara, ma forse e contrariamente al solito li compie nei momenti principali, agevolando il compito agli avversari. Discorso simile per i trevigiani che hanno molti numeri simili al Valsugana, ma giocano una partita molto incostante nell'arco dei singoli set, con picchi molto positivi e altrettanti molto negativi.
In ricezione e difesa forse più solido e preciso il Valsugana, il quale ha saputo cambiare spesso senza pagare in seconda linea le varie metamorfosi, con piccoli aggiustamenti necessari per lo più in fase di costruzione. La battuta non ha modificato l'equilibrio del match (tre ace a due per il Motta), per quanto abbia complicato alcune rigiocate ad entrambe le squadre, favorendo per lo più il Motta ad inizio dei parziali, il Valsugana nella fase centrale dei vari set. Piuttoto la differenza, conti alla mano, è stata fatta dal fondamentale del muro: a fronte di un rendimento comunque valido dei padroni di casa nel secondo e terzo parziale (6 muri punto complessivi, nessuno nel primo set), il Motta ha registrato lo strepitoso score di quindici punti diretti (in tre set). 

Dichiarazioni di coach Falcini: "Come tutte le cose belle, soprattutto i sogni, prima o poi finiscono. Oggi abbiamo fatto i conti con il Motta e messo i piedi per terra. Onore agli avversari, ma soprattutto a questo gruppo eccezionale del Valsugana, il quale ha lavorato con seconde e terze linee e giovani per molte settimane, portando a casa quattro gare delle ultime sei, anche in campi molto difficili e in cui altre non hanno saputo vincere. Da sottolineare il fatto di essere arrivati a ventitre in due parziali, di aver iniziato con la squadra giovanissima che ha fatto bene nelle ultime uscite ed aver terminato con il rientro di alcuni titolari più esperti che non si sono tirati indietro anche se non al meglio. Motivi di orgoglio per questo gruppo, al quale non si poteva chiedere di più per tutte le vicissitudini, per essersi allenati in dodici solo nell'ultimo allenamento dopo due mesi. Come se non bastasse, Ricchieri si è fatto male alla fine dell'ultimo allenamento ed ha stretto i denti giocando l'intera gara con l'anestetico, mentre Turrato ha avuto l'influenza intestinale. Gli infortuni hanno purtroppo minato la stagione in modo sistematico. Perdere fa sempre male, ma si può parlare anche dei grandi meriti di questi ragazzi, con le forze centellinate e un organico che ha affrontato questo scontro diretto per lo più con un'Under 23 e due over. La corsa è matematicamente finita, in modo molto onorevole, con un probabile quarto posto finale che comunque proveremo a migliorare fino alla fine. Io personalmente sono contento del lavoro svolto, vedremo con calma di capire le cause di tutti questi infortuni. E adesso si pensa alla prossima stagione, la base di partenza è molto buona, visto il piazzamento finale nonostante tutti i problemi affrontati, vista la qualità, vista la combattività, visti i giovani. E' già un bel punto di inizio."
 

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