01/04/2017
Valsugana Volley - BTM&LAmetris Massanzago 3-0
(25-20 25-23 25-22, 1h38')
Ventiduesima giornata
Valsugana Volley: Bacchin 0, Bellini 21, Lelli (L), Luisetto 9, Mangiarotti 0 (L nel terzo set), Porporati 3, Ricchieri 10, Turrato 3, Vianello 8. Primo allenatore: Falcini. Secondo allenatore: Parpaiola.
Video-intervista: Falcini, Bellini, Turrato, Bacchin, Mangiarotti (Valsugana), Busatto (Massanzago).
Derby padovano per il ventiduesimo turno di Serie B al Palaspiller, in campo Valsugana e Massanzago, formazioni che lottano per obiettivi diversi: centrare playoff per i rossoblu padroni di casa, salvarsi per i giallo neri ospiti. Il Valsugana recupera parzialmente Bacchin, perdendo però Zanon per infortunio muscolare dopo l’ultima trasferta: in campo praticamente un’Under 23, con il solo capitan Bellini unico elemento di esperienza tra i titolari, autore di una prova sopra alle righe in cui si è caricato la squadra sulle spalle, ben supportato dall’intraprendenza e dalla voglia di emergere dei compagni.
I padroni di casa si presentano con Porporati in regia, Bellini martello, Luisetto e Ricchieri al centro, Vianello e Turrato in banda, libero Lelli. Il Massanzago presenta ex Serie A tra le sue fila: Favaro, Casarin, Venturin, Della Nave, Vanin, Nigris, più Sorato libero.
I locali viaggiano alla grande fin da subito (8-4), ma soffrono una rotazione a metà set (13-12), prendendo il largo dopo il cambio-palla arrivato grazie a un muro di Ricchieri (18-13). Mangiarotti dà il cambio a Turrato per il giro in seconda linea (19-15), Bacchin riassapora il campo per la battuta al posto di Porporati (21-16, cambio chiuso subito). Un incredibile diagonale strettissimo di Bellini strappa applausi (23-18), Porporati chiude a muro Vanin e pone fine al parziale (25-20).
Al cambio campo, indicazione per gli atleti e premiazione per mano del Vice Presidente Fausto Bacelle del Patto educativo voluto dalla società per il proprio settore giovanile. Voce quindi allo speaker che ha letto il breve comunicato che ben spiega l’idea che sta alla base di tutto: “Alla società sta a cuore anche l'aspetto educativo, oltre a tecnica e risultati. Per questo motivo e in modo costruttivo sta lavorando eticamente in modo profondo e oggi vogliamo premiare, come già fatto anche a Natale, uno dei giovani che si è distinto in tal senso in quest'ultimo periodo, in base al Patto educativo stipulato con atleti e famiglie del settore giovanile ad inizio stagione.”
Passano così in fretta i tre minuti tra un set e l’altro e si riparte, con i padroni di casa che rimangono invariati negli uomini, mentre nel Massanzago entra Albanese per Nigris. Brutto avvio dei padroni di casa (0-3), sblocca tutto una visionaria alzata in sospensione laterale di Porporati che innesca il primo tempo potente di Luisetto. Quello ospite è solo un fuoco di paglia che dura fino alle porte del primo tempo tecnico, quando Ricchieri firma l’ace del pari (7-7). Vianello stoppa a muro Casarin e si galvanizza, salendo sugli scudi per precisione in seconda linea e pregevoli colpi in attacco.
Buon uso dei centrali per la squadra di casa, forse qualche sbavatura in ricezione e difesa che costa qualcosa, sicuramente tutti giocano bene e con la giusta tensione agonistica. Nel Massanzago è croce e delizia Casarin, con punti stratosferici, ma anche molti errori e forse nervosismo; complessivamente il Massanzago fa qualche errore di troppo, faticando anche a giocare da squadra e, in mancanza di sacrificio in alcuni momenti, lascia cadere qualche pallone non imprendibile in difesa. Ne esce fuori una fase a lungo equilibrata, in cui nessuna formazione prevale in modo netto sull’altra (18-17).
Turrato strepitoso nei primi due parziali, è lui a dare il break in attacco (20-17), al Massanzago fa bene riordinare le idee e far fiatare un paio di protagonisti qualche punto con l’ingresso temporaneo di Salvadori e Nigris (nel Valsugana erano già tornati in campo e poi usciti Mangiarotti per dare solidità in seconda lineae Bacchin per la battuta): due attacchi e l’ace di Della Nave mettono fiato sul collo al Valsugana (21-20). Il gap decisivo è scavato sul ventidue pari, iniziando dal primo tempo di Ricchieri, passando per un errore in attacco ospite e, dopo il cambio-palla ospite, finendo con la mano pesante di Bellini (25-23).
Gli ospiti tornano in campo con il sestetto che ha iniziato la partita. Il terzo set inizia con un paio di amnesie in casa Valsugana, tanto che Falcini vuole subito parlarci sopra (0-2). Gli ospiti non trovano soluzioni a muro efficaci, soprattutto su Bellini che picchia indistintamente in diagonale e parallela, oltre che in battuta. Un tocco di seconda di Porporati beffa la difesa ospite e dà il via alla fuga di casa, concretizzata dal muro della coppia Ricchieri-Turrato su Casarin e da qualche errore di troppo ospite in attacco (11-6). Termina la gara di Casarin, spazio per i vari Salvadori, Frezza e Busatto; nel Valsugana si tenta nuovamente la carta Bacchin solo per la battuta. Ace di Vianello (14-8), non demorde la diagonale Favaro – Della Nave che tiene vivo il match grazie al muro del primo ed all’ispirazione in attacco del secondo (14-11). L’inerzia è favorevole al Massanzago, i padroni di casa perdono un po’ la bussola in ricezione ed in attacco (15-15), però hanno il grande merito di non disunirsi.
Al secondo tempo tecnico (16-15), il libero Lelli, già dolorante da inizio gara, è costretto a lasciare il campo a causa della spalla destra e viene sostituito nel suo ruolo di libero da Mangiarotti (sostituzione straordinaria, prevista dal regolamento). Un po’ di apprensione nel Valsugana, in pratica senza più cambi a disposizione. Ma la paura svanisce presto grazie all’effetto-Bellini che crea la svolta e fa la differenza da vero capitano: quattro ace (più un errore ospite) sono la svolta e mettono le ali al Valsugana (21-15).
Un paio di elementi di casa calano alla distanza, favorendo il recupero ospite in mancanza di sostituzioni possibili (21-19). Il Valsugana comune stringe i denti, trova in Ricchieri (attacco) e Vianello (muro) due baluardi che difendono il piccolo margine, poi Bellini da seconda linea pizzica la linea parallela in modo millimetrico e potente e infine chiude la sfida con un prezioso mani-out (25-22).
Febbre da derby recitava l’invito a questa gara: forse alla fine è risultato non troppo emozionante, ci si aspettava infatti più vivacità dall’ostico sestetto ospite. Sicuramente il Valsugana in questa partita non scherza, non subisce il pesce d’aprile e anzi prende all’amo il Massanzago. Riecheggia il coro “la gente come noi non molla mai” e può essere lo spot di questo sestetto giovane, con Bellini chioccia, che in questa partita piace molto. Per determinazione e per rendimento, al netto di qualche passaggio a vuoto tipico dei giovani, ragazzi di qualità che sottolineano il forte rooster e il sicuro avvenire.
Da segnalare la duttilità dell’uomo-spogliatoio Mangiarotti, entrato in banda, esibitosi un’azione come palleggiatore con tanto di penetrazione in sospensione pulita e precisa, infine prestatosi come libero per la parte finale del match.