Buon Valsugana per quasi tre set, il CUS Venezia esce fuori alla distanza e nel momento chiave del terzo parziale, probabilmente spartiacque della gara, grazie a un paio di invidualità in attacco, un muro importante e spesso piazzato sull'avversario giusto, una buona organizzazione difensiva.

Il Valsugana si presenta con un assetto molto differente dalle ultime uscite: Bertani trova posto come titolare in regia, Casarotto è opposto, Rossignoli torna in banda e fa coppia con Zannini, al centro sono confermati Martinello (cambio di ruolo da opposto ormai consolidato da tempo) e Pagliarin (buon acquisto invernale), libero Arcangeletti. I pochi cambi spesi dal neo-coach Martinello sono stati in un  paio di occasioni, a set in corso, con Barbieri come schiacciatore e la diagonale palleggiatore/opposto con Agnini/Favaron (quest'ultimo anche in banda nel terzo set). Non entrati Marcesini e Fanton.

La squadra di casa appare combattiva per tre set, il CUS non lascia spazio a voli pindarici e non sottovaluta il Valsugana, giocando una buona pallavolo fin dall'avvio.
Nel primo parziale  il Valsugana paga un paio di ingenuità e altrettanti colpi di classe uniti a una maggior malizia avversaria: pur rimanendo attaccato al match a livello mentale e complessivamente anche tecnico, i ragazzi di casa vedono i veneziani prendere alcuni punti di vantaggio nel corso del set (21-25).
Nel secondo parziale la gara scorre punto a punto, il Valsugana si fa sentire in battuta e agisce meglio a muro, faticando forse un po' troppo in difesa. Non sono da meno gli avversari, poco incisivi in battuta, ma molto bravi in difesa e con una prima linea particolarmente positiva. I locali sono bravi ad essere più concreti e limitare gli errori durante lo sprint finale, cosa che riesce meno al CUS (25-22).
La partita è particolarmente gradevole e le due squadre giocano a rincorresi nel corso del terzo set. Il Valsugana soffre una rotazione in battuta corta, poi migliora in ricezione, ma continua a subire a muro, pagando anche una mancata propensione alla copertura. Il solco a favore dei veneziani è comunque scavato solo nel finale, quando il CUS fa una precisa scelta tattica marcando i principali realizzatori avversari e forse il Valsugana compie l'errore di affidarsi troppo a questi ultimi in certi frangenti, visto che i centimetri e la compostezza avversaria si fa sentire spesso. Complessivamente, il Valsugana regge bene per buona parte del set, pagando per lo più un paio di rotazioni più complicate (19-25).
Nel quarto parziale i padroni di casa si spengono e un po' si innervosiscono, anche se provano sempre a rincuorarsi ed incitarsi l'un l'altro. Il set sfugge presto di mano, a metà viene persa anche la giusta grinta e tornano un po' i fantasmi vissuti nelle ultime prestazioni. Il Valsugana va in evidente confusione e anche i cambi non modificano la situazione, mentre il CUS continua imperterrito a pungere a muro ed in attacco, pagando poco in ricezione perchè tiene spesso il pallino della battuta nelle proprie mani, grazie anche a una difesa sempre valida (16-25).