18/03/2017
Valsugana Volley - Silvolley 3-2
(16-25 25-22 20-25 25-23 21-19, 2h42')
Ventesima giornata
Valsugana Volley: Bellini 29, Lelli (L), Luisetto 13, Mangiarotti 0, Porporati 5, Ricchieri 18, Turrato 0, Vianello 5, Zanon 8. Primo allenatore: Falcini. Secondo allenatore: Parpaiola.
Video-interviste: Porporati e Falcini (alzatore ed allenatore Valsugana), De Marchi (alzatore Silvolley).
"Botte da derby" recitava la presentazione settimanale di questa partita e così è stato. Il Valsugana arriva alla gara con gli ormai consueti problemi tra acciacchi ed infortuni, recuperando quantomeno il giovanissimo Porporati (esordio in casa) e l'esperto Zanon, entrambi in dubbio durante la settimana. Il Silvolley si presenta al Palaspiller con un rendimento tanto importante tra le mura amiche, quanto deficitario fuori casa (ultima vittoria ad inizio novembre), ma anche con un pedigree che l'ha vista giocare il tie-break innumerevoli volte. Le statistiche non mentono, ma vanno sfatate per la legge dei grandi numeri: non in questa occasione.
Coach Falcini manda in campo la stessa formazione del turno precedente a Riva del Garda: Porporati, Zanon, Luisetto, Bellini, Vianello, Ricchieri e Lelli libero. L'allenatore ospite Stocco risponde con Fassinato, Monetti, Antonello, Tosatto, Candeago, Libralesso e Marchesan libero.
Gli ospiti trovano l'allungo proprio al time-out tenico (5-8), i rossoblu locali sono determinati e si riavvicinano (8-9), però due errori in attacco compromettono l'aggancio e danno il via alla fuga del Silvolley (10-16). Mangiarotti dà peso per il giro in seconda linea e fa riposare Zanon qualche punto, spazio anche per Turrato che rileva Vianello. L'inerzia del set non cambia, scorre con gli ospiti che svolgono in modo ordinato e senza strafare il loro compito, mentre i padroni di casa inanellano errori in modo copioso (ben 12 a fine parziale), al servizio e in attacco. Un primo tempo di Libralesso porta ai tre minuti di sosta (16-25).
Ad inizio del secondo set, un muro di Porporati fa capire che il Valsugana non ci sta a fare da spettatore di questo derby davanti al proprio pubblico (3-1), concetto ribadito dall'attenzione a rete di Luisetto (5-2). Solo un paio di muri tengono un po' vivo il Silvolley in questa prima metà di set (12-8) ed i diversi cambi nei due campi - nel Valsugana Mangiarotti e Turtato danno respiro a Zanon e Bellini che poi rientrano - non spostano gli equilibri fino alla seconda interruzione tecnica. Il Valsugana si perde e con qualche errore consente al Silvolley di tornare in parità (21-21). Sono i due opposti a indirizzare il set: Bellini firma un contrattacco, mentre Tosatto spedisce out (24-22). Un fallo di posizione singolare chiude il set (25-22): al momento della battuta locale, uno degli atleti non era all'interno del proprio campo (come regolamento prevede).
Il terzo set inizia bene per i locali, pazienti in difesa ed in palla in attacco, male per gli ospiti, molto fallosi e in cui si registra il cambio di regia con De Marchi per Fasisnato. Luisetto certifica il break Valsugana con un primo tempo angolato e potente (10-16), De Marchi con una spettacolare difesa e portando ordine aiuta i suoi a recuperare (11-11). Tra i due tempi tecnici, i locali vivono una fase di difficoltà, Turrato dà fiato a Bellini un paio di punti, Monetti e Candeago sono chiamati molto in causa in questo frangente, con buon profitto (14-19). Vianello sale in cattedra mettendo a terra un attacco complicato e quando Luisetto trova un altro muro, il pubblico locale esulta (18-19). Anche Tosatto mette le mani e stoppa una schiacciata dando il mini-break decisivo (18-21). Santinon entra per la battuta e completa l'opera, permettendo alla correlazione muro-difesa della propria squadra di compiere al meglio il lavoro, con Candeago ultimo finalizzatore (20-25).
Strepitoso rientro in campo per il Valsugana che vola, con un super Ricchieri a muro ed in attacco, il suo collega avversario Antonello è invece in difficoltà (8-1), successivamente rimesso in gioco abilmente da De Marchi. Il braccio di Bellini si fa sentire in modo pesante, molto prezioso anche il contributo della bande, soprattutto nel lavoro sporco e a volte più invisibile. Sembra facile per il Valsugana, in agguato invece c'è un insospettabile black-out: il Silvolley si avvicina e dà lo strappo decisivo con l'ingresso di Santinon in battuta e il duo Candeago-Tosatto sugli scudi (15-16). Il tempo tecnico riordina le idee ed il Valsugana si ritrova: Bellini, Vianello e Ricchieri sono due mitraglie e rispondono colpo su colpo ai cannonieri avversari; quando cambiano le rotazioni, Ricchieri firma due ace, Zanon in parallela ferma il tentativo di aggancio ospite ed è vitale il muro del duo Luisetto-Bellini per scavare un piccolo solco a favore dei locali (23-20). Il Valsugana tiene la fase di cambio-palla e prolunga il match con il primo tempo di Ricchieri (25-22).
Quinto set: tre errori di troppo e un Tosatto che non sente alcuna pressione portano presto al cambio di campo (4-8). Mangiarotti dà solidità alla seconda linea, il cambio-palla ospite però è fluido ed il gap è conservato fino ad avere tre matchball (11-14). La prima è annullata da Bellini. Zanon rientra e stampa a muro il neo-entrato Durigon: nel Silvolley cambio di diagonale poco prima, rivelatosi infausto, con l'ingresso di Durigon e Fassinato per De Marchi e Tosatto, con scopo l'attacco a tre in prima linea. Porporati mura Monetti ed è parità (14-14).
La lunga serie di vantaggi è sempre a favore del Silvolley e a fare la differenza sono le difese di Vianello e Lelli. Il libero mette in campo la solita prova ricca di sostanza e con poche sbavature: senza timore, permette di giocare doppio positivo in ricezione, impreziosendo il tutto con un'autentica parata in difesa. Ricchieri, un fallo avversario e Bellini possono così fermare le velleità ospiti. Un numero di Candeago in controtempo dà l'ennesima palla-match al Silvolley, ma prima Tosatto spedisce in rete e poi lo stesso Candeago tira fuori (19-18).
Incapace di concretizzare sette palle set complessive (tre consecutive ed ulteriori quattro), il Silvolley si ritrova a dover inseguire, De Marchi si fida di Antonello che lo ricompensa trovando il pari (19-19). Qualche parola di troppo di un suo compagno costa però il rosso (un giallo era già arrivato nei set precedenti), al Valsugana basta la seconda possibilità per poter esultare, grazie al mezzo ace di Bellini che regala un ghiotto rigore a Ricchieri: il centrale scarta il dono e pone fine alla corrida (21-19).
Complessivamente, infinita gara (2h42') che ha vissuto di alti e bassi, ma ha sicuramente rappresentato un'altalena di emozioni per la folta e rumorosa cornice di pubblico, degna di un derby. Le battute non hanno inciso più di tanto, ma in qualche occasione hanno agevolato il compito difensivo, fattore che insieme al muro si è rivelato importante, se non fondamentale, per le sorti di un paio di parziali. Nel Valsugana è piaciuto il forte utilizzo dei centrali (oltre trenta punti, di cui due terzi in attacco), il giovane Porporati sembra aver già trovato una buona intesa in questo senso; Bellini top scorer del match (29 pt), con una prova iniziata un po' in sordina nel primo set, ma aumentata sempre più di livello fino ad essere determinante e risolutivo. Più scontato per buona parte del match il gioco in attacco avversario (Candeago 23 pt, Tosatto 20 pt), con l'utilizzo non solo occasionale anche della pipe; il cambio di regia ha portato ad un uso più frequente dei centrali in alcune rotazioni (Antonello 11 pt).
Il primo set è un assolo ospite ed il numero di errori è stato uno dei talloni d'achille dei padroni di casa nei primi due parziali (23 complessivi, più che nei restanti tre set), però nel secondo set il Valsugana ha saputo reagire e mettere in campo tutto il suo carattere, aiutato anche da una battuta disastrosa e qualche altro errore di troppo degli avversari (11 totali nel secondo set).
Nel terzo set i locali hanno perso l'occasione di sfruttare il vantaggio racimolato inizialmente, pagando una fase di smarrimento a metà parziale, in cui ha inciso molto anche l'efficacia del muro ospite, concretizzato anche attraverso una miglior difesa da parte del Silvolley (5 muri a punto diretto e azioni molto lunghe, soprattutto nella fase cruciale). Il Valsugana ha saputo non disunirsi, con un avvio scoppiettante nel quarto parziale, anche nel momento di maggior difficoltà dopo la rimonta avversaria. In questi due set, pur con qualche passaggio a vuoto momentaneo, i locali sono saliti nelle percentuali di tutti i fondamentali, in particolare nel quarto trovando tre ace e restituendo il "favore" a muro (ben cinque punti).
Il quinto set è stata una corrida, in cui il bicchiere è prevalentemente mezzo pieno per il Valsugana (vittoria e recupero di una gara che sembrava ormai compromessa) e mezzo vuoto per il Silvolley (sconfitta e partita in mano non concretizzata, per di più con molte possibilità di chiuderla a favore).