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PALLAVOLO MOTTA TV vs VALSUGANA VOLLEY PADOVA

07/01/2017

 Pallavolo Motta - Valsugana Volley 3-1
 (22-25 25-17 26-24 25-23, 1h58')
 Undicesima giornata

 
Valsugana Volley: Bacchin ne, Bellini 27, Lelli (L), Luisetto 2, Mangiarotti 0, Porporati ne, Ricchieri 7, Turrato ne, Ursic 2, Vianello 10, Zanatta 2, Zanon 8. Primo allenatore: Falcini. Secondo allenatore: Parpaiola.

Video: piccole fasi di riscaldamento, un paio di azioni.
 
Il nuovo anno non regala buone notizie in casa Valsugana, con il Motta che fa suo il big-match e ottiene tre punti importanti nella lotta per le posizioni che contano. Il Valsugana si presenta ovviamente senza il duo Bosetti-Friso, fermi ai box per lunghi infortuni, ma già il riscaldamento porta qualche problema ulteriore, con il blocco alla schiena dell'alzatore Zanatta, mentre a fine secondo set si registra anche una distorsione per il libero Lelli: entrambi stringono i denti giocando tutta la partita, tra l'altro in modo positivo, ma in una gara in cui i dettagli hanno fatto la differenza, questo ha comunque pesato sull'economia del match.

Valsugana in campo con le diagonali Zanatta-Bellini, Zanon-Vianello, Ursic-Ricchieri, libero Lelli; il Motta risponde con Salvatore-Albergati, Gozzo-Quarti, Fantuz-Persoglia, libero Novello. Il Valsugana inizia la gara con l'evidente idea di mettere sotto pressione Gozzo in ricezione e provare così anche a chiudere con più efficacia le traiettorie soprattutto agli attaccanti avversari laterali. In una palestra piccola, inizialmente un po' fredda, ma calda grazie all'apporto dei tifosi, la squadra ospite ha sicuramente un buon approccio e conduce il parziale dall'inizio alla fine, seppur senza mai scappare in modo netto. Nonostante i vari tentativi dei padroni di casa che inseriscono Bettin, Seveglievich e Stefanetto, il Valsugana arrivo ad entrambi i tempi tecnici con tre punti di margine, trovando il massimo vantaggio sul 21-16 e gestendo la piccola rimonta locale che si ferma sul 25-22.

Nel secondo set il Motta reagisce, ne esce una fase di alti e bassi fino al primo time-out tecnico (7-8), al rientro dal quale i trevigiani trovano il break decisivo grazie ad una battuta più incisiva, ma soprattutto ad attacco e muro sopra le righe, in un set in cui la somma degli errori delle due formazioni si è potuta contare nelle dita di una sola mano. Al secondo tempo tecnico la distanza tra le formazioni appare già incolmabile (10-16), i padroni di casa non mollano neanche un pallone e allungano chiudendo 16-25, mentre sul finale Lelli accusa una leggera distorsione e si vede anche l'esordio in campionato di Mangiarotti per la ricezione (come nel terzo e quarto parziale).

Nel terzo set fa il suo ingresso Luisetto per Ursic, più in generale il Valsugana si ritrova ed il copione sembra assomigliare a quello visto nel primo parziale (8-5). La gara diventa emozionante ed a cavallo tra i due time-out tecnici vive un sostanziale equilibrio (16-14). Il Valsugana sembra ormai avere il set in pugno (21-18), ma il Motta pesca il jolly in battuta e a muro, effettua cambi azzeccati (gli stessi del primo set), ricucendo così lo svantaggio e risultando più freddo e cinico nel momento decisivo (24-26).

Il duro colpo non porta scompensi psicologici al Valsugana, mentre nel Motta Seveglievich rileva in modo definitivo l'ex Gozzo. Gli ospiti si trovano nuovamente a condurre di tre punti (8-5), ma anche questa volta il canovaccio è simile al parziale precedente e anzi il Motta trova il sorpasso già prima del secondo tempo tecnico (14-16). Il bellissimo punto a punto finale del quarto set trova il suo epilogo con un colpo in attacco di Albergati lungo e un po' flottante che per la traiettoria imprevedibile è risultato difficle da tenere giocabile nel campo ospite (23-25).

Tatticamente il Valsugana ha impostato bene la gara, condizionando il talentuoso Gozzo che ha faticato più del dovuto fino a non terminare la partita. Il Motta però ha fatto suo il match non solo grazie ai cambi o ai problemi fisici in casa Valsugana, ma anche per merito di un attacco più vario e incisivo, uniti ad un muro a tratti invalicabile e che conti alla mano ha fatto la differenza dal secondo set in poi.
Con un Albergati all'altezza di Bellini (grande gara da parte degli opposti, 30 punti quello trevigiano, 27 punti quello padovano) e una ricezione che ha tenuto bene in entrambi i campi (il Motta ha perfino rinunciato alla battuta spin in varie occasioni), le chiavi tattiche del match sono probabilmente riassumibili in quattro punti. Il primo è la condizione del Valsugana, trovatosi in emergenza: i rossoblù hanno comunque dato del filo da torcere ai trevigiani e non hanno demeritato, purtroppo questo non ha pagato e gli ospiti hanno collezionato la prima sconfitta senza punti del campionato. Il secondo è la costanza del Valsugana (passaggio a vuoto del secondo set a parte), fattore comunque positivo vista la situazione venutasi a creare, vanificata però dalla crescita generale del Motta durante la gara. Gli altri due sono dovuti esclusivamente a meriti del Motta, in giornata di grazia: forte apporto di punti da parte di tutti gli effettivi trevigiani (22 punti dai centrali, 20 dagli schiacciatori, 30 dall'opposto, 4 dall'alzatore) e muro stellare: 12 muri-punto complessivi, contro i 4 del Valsugana, di cui ben 11 dal secondo parziale, senza contare i vari palloni sporcati o resi difendibili, ma non indifferente anche il fatto di averli ottenuti praticamente con tutti gli atleti scesi in campo, eccetto solo libero e Seveglievich. 
Al Valsugana, non in gran giornata in attacco, il merito di essere rimasto sul pezzo e di aver giocato una gara molto accorta nel numero di errori (da segnalare un secondo set quasi perfetto con solo tre errori del Motta e due del Valsugana), fattore molto importante (anche per il futuro) che ha aiutato nei momenti di maggior difficoltà: la crescita del Motta è stata anche nel limitare di più i punti gratuiti lasciati all'avversario, rinunciando magari a qualche rischio (soprattutto in battuta), per sfruttare di più il contrattacco (o il muro), tattica che ha pagato.

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