20/11/2016
Vittoria, ma occasione persa: poche parole per riassumere la singola gara, ma ancor di più le implicazioni in classifica dopo la seconda giornata di ritorno nel girone interprovinciale. Il Valsugana si trova avanti di due set, conquistati con sudore in modo comunque meritato, ma perde la bussola per un set e mezzo trovandosì così al tie-break, vincendo infine la gara. La vittoria dà morale e tiene vive le possibilità di qualificazione, ma il 3-2 non permette aggancio e sorpasso in classifica ad un Massanzago che per certi versi si ritiene soddisfatto e rimane al momento padrone del proprio destino. Un'occasione persa per non essere riusciti a sfruttare l'inerzia della gara, contraltare la grande reazione del quinto set sia da un punto di vista caratteriale, sia concreto perchè la sconfitta avrebbe significato estromissione sicura dai playoff per la fase regionale.
Il Valsugana inizia con la diagonale Agnini/Porporati, al centro Barbieri/Martinello, in banda Arcangeletti e Rossignoli, libero Bastianello. Subito Arcangeletti mette in difficoltà la ricezione ospite, il Massanzago sbaglia anche in attacco, Rossignoli mette a referto due punti: un avvio perfetto (6-0), ma gli avversari ripagano con la stessa arma, cioè un buon servizio che manda in tilt i ricettori di casa, fino all'aggancio a metà parziale (12-12). Un muro di Martinello dà l'avvio a un nuovo break Valsugana (18-15), grazie anche a Porporati davvero in buona vena. Il time-out schiarisce le idee al Massanzago che impatta poco dopo (19-19), dalla banda Scattolin illude gli ospiti (21-23), Porporati a muro pareggia (23-23). Altalena di emozioni, qualche fallo di troppo in emtrabi i campi, decidono il set Rossignoli con un attacco potente e Martinello con un muro (28-26).
Il secondo set, con Bertani per Agnini (cambio confermato dal finale del set precedente), ha un inizio ad elastico, con il Massanzago che gadagna un paio di volte tre/quattro punti di vantaggio, ma viene raggiunto in entrambi i casi (10-10). Bertani mura, poi manda in crisi la ricezione ospite con due ace e regalando qualche contrattacco.(16-12). Due muri di Martinello allontanano ulteriormente il Valsugana (21-17), doppio ace di Rossignoli (23-17), ma dopo un'azione lunga e spettacolare vinta dal Massanzago a muro gli avversari prendono coraggio e si avvicinano (23-20): un time-out di coach Zoppello schiarisce le idee e Arcangeletti firma il due a zero (25-21).
Il terzo parziale è una fotocopia di quanto visto nella prima metà del set precedente, il Massanzago però riesce a tenere cinque lunghezze di vantaggio a lungo (10-15). Zannini entra in battuta per Rossignoli e guadagna ace più rigiocate con il Valsugana che si fa sotto (15-16), poi il Massanzago scappa nuovamente sfruttando una ricezione non ottimale dei padroni di casa (15-19). I cambi non spostano gli equilibri (16-22), ma quattro errori consecutivi in attacco degli ospiti iniziano a rimettere in discussione il set, con il Valsugana che arriva a sfiorare l'aggancio (23-24), ma soccome sul secondo setball su un proprio errore in battuta (23-25).
Le rotazioni hanno un peso importante sulla gara, continua infatti l'effetto elastico, con il Massanzago che fugge e viene ripreso più volte: l'affondo decisivo è sul 13-17, il Valsugana non regge in ricezione, sbaglia in attacco e vive qualche attimo di confusione (17-24). Sussulto di orgoglio dei locali, fino al punto in attacco di Scatolin che manda la gara al tie-break (20-25).
Il quinto set vede la reazione dei locali ed è un costante punto a punto: i padroni di casa si fanno sentire bene a muro, ma fanno cadere qualche palletta di troppo, mentre l'attacco gira e la ricezione tiene meglio; il Massanzago ha un libero aspiratutto, pecca di incostanza in ricezione ed attacco, è troppo falloso a muro, ma perde brillantezza sull'epilogo di gara. E' Barbieri che stoppa la banda avversaria e segna un imperioso muro (11-08): è il break che sposta l'ago della bilancia a favore del Valsugana, un errore in attacco del Massanzago termina le due ore e mezza di partita (15-10) per la festa dei locali.