Valsugana Volley: Bacchin 1, Bellini 17, Bosetti 6, Lelli (L), Luisetto 3, Ricchieri 14, Turrato, Ursic 5, Vianello 10, Zanatta, Zanon 21. Primo allenatore: Falcini. Secondo allenatore: Parpaiola.
Video-interviste: Falcini (allenatore Valsugana), Vianello (banda Valsugana), Sturam (allenatore Prata).
Partita dai due volti al Palaspiller, per l'attesissimo big-match della quarta giornata tra Valsugana Volley e Volley Prata, in una bella cornice di pubblico di casa e con una buona rappresentanza di tifosi ospiti. Ne esce una gara che alterna momenti spettacolari ad altri con errori da matita rossa o di tensione, complice non solo l'agonismo, ma anche un arbitraggio tutt'altro che all'altezza della situazione, contestato dai primissimi punti alla fine da entrambe le squadre e tifoserie, a tratti definibile in stato confusionale tra indecisioni nell'assegnare il punto, errori grossolani, poco buon senso e dubbia coerenza nella gestione disciplinare: ne ha perso lo spettacolo.
Il Valsugana schiera la formazione tipo delle ultime uscite, il Volley Prata al via con Calderan in regia, Radin/Deltchev, Bugin/Tassan, libero Pinnarello e inizialmente è Della Corte opposto titolare (Corazza dal terzo in poi). Nel primo set la gara scorre in sostanziale equilibrio (6-8 al primo tempo tecnico), il primo strappo lo creano un fallo in palleggio ed un ace di Radin (7-11), ma il servizio di Zanon è molto proficuo e frutta cinque punti al Valsugana (13-11), sei consecutivi considerando anche il cambio-palla, equamente divisi tra due ace, due attacchi out dell'opposto friulano, due muri. I padroni di casa hanno studiato molto attentamente la partita ed imbrigliano l'avversario, coach Falcini vive molto il match ed appare soddisfatto, ma rimane perfettamente lucido nelle indicazioni. Il Prata subisce e scompare dal campo, a differenza del Valsugana che appare determinato fin da subito, cinico ed in palla, ma soprattutto costante o perfino in crescita nell'arco del set: diventa un dominio dei padroni di casa che impongono la propria intensità, difendono praticamente ogni pallone e mandano in crisi la fase di cambio palla ospite con una battuta importante; anche la ricezione regge bene, con menzione per un Lelli in formato aspiratutto sia in questo fondamentale, sia in difesa (condita da molti recuperi in tuffo). Per contro il Prata ha difficoltà serie in ricezione, sbaglia qualche battuta di troppo, ma soprattutto va in crisi in attacco nella fase centrale del set (in particolare su palla alta), con la regia ospite che in questa fase non appare nè brillante nelle scelte, nè granchè precisa. Al rientro dal secondo time-out tecnico (16-13), Bosetti a muro su Deltchev e Bellini con un ace creano l'allungo decisivo (19-13), la differenza di atteggiamento e attenzione creano il solco finale ed è un altro muro a tre sulla letta pipe di Deltchev a firmare il cambio campo (25-17).
Il secondo set è punto a punto e vede il Prata sempre avanti fino al sontuoso muro di Ricchieri che dà il soprasso ai rossoblù locali (11-10). Bellini è imperioso nell'uno contro uno in attacco e anche nel muro che dà il primo break alla propria squadra (15-12), i cambi nei due setetti non spezzano l'equilibrio creatosi (22-19) fino al finale di set: un minuto di passaggio a vuoto del Valsugana rimette tutto in discussione (22-22), il primo set-ball è degli ospiti (23-24). Sul 24-25 uno dei tanti episodi incriminati vede assegnato il punto al Valsugana (tra l'altro in questo caso specifico probabilmente in modo corretto), oltre al dubbio è la palese incertezza arbitrale a infastidire gli ospiti che subiscono il rosso e il Valsugana si trova a condurre (26-25). Parentesi doverosa: "incertezza" è un eufemismo, si sono visti errori palesi e numerosi da entrambi le parti, forse poco buon senso, ma è grave dare l'idea di non sapere a chi assegnare il punto, i continui dialoghi tra gli arbitri hanno spezzettato il gioco e il cambio di decisione dovrebbe essere solo un'eccezione. Tornando al campo, per il Prata l'unica possibilità del contro-sorpasso è gettata al vento con un appoggio sul campo avversario, il Valsugana ringrazia con Ricchieri (27-26). Sembra fatta quando una lunga azione vede prima un muro raccolto con l'ultima falange dal libero, poi l'alzata friulana viaggiare veloce fuori l'asta, ma è giocoliere Radin a salvare tutto col mancino in parallela e pure potente, tra lo stupore di qualche compagno. Il Valsugana non si piega e con pazienza chiude con Bellini per poi aspettare l'errore avversario nell'azione successiva (30-28).
Nel terzo set Prata entra in campo col fuoco (2-6), nel Valsugana entra Turrato per Zanon, i locali fanno subito contro-break e un Vianello in grandissima forma imprime lo stampo della palla sulla superficie del Palaspiller con un gran diagonale stretto sui due metri (6-7). Rientra Zanon (8-8), il Prata da questo momento è sempre avanti di un paio di lunghezze, ma non dà mai l'impressione di poter scappare, con coach Sturam che grida più volte "pazienza" ai suoi che in effetti hanno la tendenza a forzare il colpo e tra i quali affiora anche nervosismo in alcuni elementi. Il Valsugana invece gioca da squadra, Vianello sale in cattedra nuovamente con ace e pipe e i padroni di casa agguantano il pari (16-16). Punto a punto, ma il Valsugana in un certo senso si suicida sportivamente perchè compie almeno tre ingenuità colossali, unite a due errori consecutivi in battuta: invece di scappare e chiudere 3-0 in modo tra l'altro meritato, tiene a galla gli avversari e questi ultimi ringraziano, anzi aproffittano di un altro regalo (fallo a rete evitabilissimo) sul loro primo setball per prolungare la gara (23-25).
Col cambio campo, muta anche l'inerzia della partita: stati d'animo differenti portano ad un avvio scoppiettante del Prata (2-7), il quale però adesso non molla più la presa; il Valsugana subisce il contraccolpo ed è per lunghi tratti irriconoscibile. Esce Bosetti (1-6), un paio di azioni dopo è costretto a un momentaneo pit-stop Bellini (violento colpo in faccia), rientrano entrambi sul 5-9, ingresso anche per Luisetto che rileva Ursic sul 5-10. Il Prata dilaga 06-16, sussulto Valsugana (09-16), prima che Prata scappi via definitivamente (12-23). Il Valsugana prova comunque a rimettersi psicologicamente in partita per il set successivo e recupera qualche punto prima dei tre minuti che portano al paziale decisivo (17-25).
L'epilogo è mozionante come da attese: il punto a punto dura dall'inizio alla fine, il massimo vantaggio è di due punti. Strepitoso Corazza che difende l'impossibile e galvanizzato si rialza per finalizzare anche l'azione (3-5), il muro è l'arma per la parità (7-7). Un'invasione consegna un altro mini-break al Prata, subito rintuzzato (10-10). E' Bosetti a firmare il soprasso Valsugana a muro (12-11), Zanon con grande lucidità mette un tanto preciso quanto importante pallonetto a terra (13-11), poi Deltchev decide di mettere in campo la sua classe con ricezione perfetta, attacco potente e millimetrico, muro (13-13). Ed è proprio un altro muro a consegnare il primo matchball di giornata agli ospiti (13-14). Ricchieri monumentale in primo tempo annulla tutto: bella prova odierna per il giovane centro, apparso in gran crescita, con una prestazione al top in attacco (9 pt) e muri importanti (5 pt). Deltchev e Zanon (top scorer della gara con 20 punti il bulgaro e 21 punti l'italiano) vanno a segno per il 15-15. Bellini mette a terra il contrattacco che dà la prima palla match al Valsugana, annullata dall'opposto avversario dopo l'ennesima lunga azione, con contestazione per l'evidente doppia non fischiata in ricostruzione ospite che avrebbe posto fine alla partita. Il metro di giudizio cambia nello scambio successivo, in cui un'altra azione prolungata viene chiusa da un fallo di doppia a Bosetti (giusto, ma certamente non meno appariscente del precedente). Sul 16-17 è out la diagonale di Bellini ed il Volley Prata completa la rimonta (16-18), espugnando il Palaspiller.
Commento finale: l'arbitraggio ha in parte rovinato lo spettacolo ed è stato probabilmente determinante per indirizzare il secondo e quinto set, però in generale la sensazione è che il Valsugana, ottimo per quattro set (i primi tre ed il quinto con tanto di reazione), abbia sprecato l'occasione di fare tre punti e debba recriminare per i propri errori, o più che altro grossolane e ripetute ingenuità sul finire del terzo set. Rimessa in corsa Prata, la gara ha cambiato volto, il Valsugana ha vuto il grande merito di giocare da squadra e anche resettare tutto per il tiebreak, poi il finale ha premiato gli ospiti, forse oltre misura. Solida la prova di Zanon e Bellini che sono stati gli attaccanti di riferimento, gran crescita per i due giovani Vianello e Ricchieri oggi in gran spolvero: rispetto a Bassano è tornato il vero Valsugana, si sono pagati caro solo i due minuti di poca lucidità sul finire del terzo set. Complessivamente rimane la prestazione positiva, con un pizzico di cinismo in più e i margini di crescita, si può giocare alla pari (o anche meglio) rispetto alle più forti del girone. Nel Prata ha colpito il nervosismo (non riferito all'arbitro) e le potenzialità inespresse per lunghi tratti di gara, sicuramente anche per merito della squadra di casa; una panchina importante che si è rivelata fondamentale (su tutti Corazza) e il risveglio dei big ha mostrato la forza d'urto e l'impatto che può avere questa formazione sul campionato, una volta trovata la giusta amalgama e costanza.