Una soleggiata Don Minzoni ospita una gara tra due formazioni in cerca dei primi set stagionali: ospite l'ABC La Fenice Arre, pubblico di casa caloroso nei momenti concitati del match.
La prima parte di gara non è bella da vedere, entrambe le formazioni sbagliano molto in battuta oppure in ricezione e quindi sono poche le azioni veramente giocate. Un paio di errori in meno degli ospiti portano al time-out sul 07-11, ma nell'Arre serpeggia nervosismo, mentre il Valsugana con calma inizia ad ingranare: i padroni di casa piano piano e rimontano e si trovano addirittura a condurre 23-20 ed avere due set-ball sul 24-22 (dopo un mini-break avversario 23-22). Un buon giro in battuta dell'ABC porta però al 24-25 con il contrattacco che avrebbe potuto dare il set agli ospiti spedito in rete. Un ace dà speranze ai locali, però sulla successiva battuta una ricezione perfetta permette un attacco potente dal centro per il pari ABC. Il nuovo setball Valsugana viene prontamente annullato, un ace ospite e un errore in costruzione dei padroni di casa consegnano l'emozionante finale di set 27-29 al La Fenice.
Nel secondo set il Valsugana non fa cambi, il leit-motiv è simile al primo parziale con gli ospiti che sembrano volare 1-5, ma sono recuperati. Muro ed ace funzionano meglio per i locali in questa fase di gara, l'Arre trova comunque un nuovo break (09-14), rintuzzato parzialmente dai locali (14-17), prima che si spenga la luce per il 16-25 finale.
Nel terzo set un paio di cambi per il sestetto di casa, il set è più combattutto ed è simile al primo, però è più continuo l'ABC e forse compie meno errori in certi frangenti, ottenendo il break decisivo a due terzi di set e riuscendolo a mantenere a fatica fino alla fine 22-25.
Il Valsugana ha dimostrato di saper tenere il campo, anche adattandosi in parte al gioco avversario (ad esempio nel muro al centro o nel rimanere più corti in difesa su alcuni attaccanti), mostrando qualche buon colpo per una squadra molto giovane e con qualche neofita. I difetti sono stati principalmente la battuta (troppi errori) e la discontinuità (piccoli momenti di black-out, ma sanguinosi in termini di punti), qualche ricostruzione lontana da rete forse si poteva quantomeno tenere, ma è ottimo il tentativo dei tre passaggi anche in difficoltà e gli spostamenti, così come la voglia di difendere, sicuramente non sono mancati. Discreto il fondamentale del muro, difficile valutare la ricezione in una categoria in cui la battuta dall'alto compromette in modo sensibile l'efficienza di questo fondamentale. 
L'Arre, forse un po' troppo nervosa ed eterogenea, è apparsa organizzata e con un paio di individualità di spicco: prodigiosi i recuperi del capitano palleggiatore, sempre ovunque, così come belli gli attacchi dal centro. Entrambe le squadre hanno margini di crescita e potranno quindi dire la loro crescendo.